Si avvicina la scadenza del 28 febbraio per presentare il Modello RED, una dichiarazione necessaria per non avere problemi con la propria pensione.
Ma attenzione: non tutti i pensionati sono tenuti a presentarlo. Solo alcuni hanno infatti l'obbligo, e questo per via del tipo di trattamento previdenziale ricevuto.
Vediamo infatti a chi tocca questo onere, e come procedere al meglio prima della scadenza ufficiale, in modo da evitare il peggio.
Per saperne di più in merito all'argomento, consigliamo di approfondire al meglio la questione con questo video YouTube, con ringraziamento al canale di Pensioni e Invalidità.
Pensioni, scadenza vicina per il Modello RED 2025: ecco come procedere
Intanto partiamo dalla parte più importante, ovvero come procedere con la consegna del Modello RED.
Per trasmettere il Modello all'INPS si può procedere attraverso il Portale INPS, gli intermediari autorizzati, o direttamente con il Modello Precompilato.
Nel primo caso, il pensionato dovrà accedere autonomamente al sito ufficiale dell?INPS, utilizzando le proprie credenziali SPID, CIE o CNS. Nella propria area utente, il pensionato dovrà compilare il Modulo, per poi inviarlo sempre sul medesimo sito.
Altrimenti può semplicemente verificare, rettificare o confermare i dati già inseriti a sistema dall'INPS, se vuole optare per il Modello Precompilato.
Se non si ha molta confidenza con il computer, è possibile anche quest'anno rivolgersi ai Centri di Assistenza Fiscale (CAF) o ad altri soggetti abilitati per avere supporto nella compilazione e nell?inoltro della dichiarazione.
Ricordiamo che il Modello RED 2025 fa riferimento ai redditi percepiti nel 2023. E che la scadenza per presentare la documentazione è fissata al 28 febbraio.
Pensioni, chi deve fare il Modello RED 2025
Come anticipato sopra, l'obbligo del Modello RED 2025 non riguarda tutti i pensionati, ma solo quelli che beneficiano di specifiche prestazioni legate al reddito proprio o del nucleo familiare.
Ad esempio l?integrazione al trattamento minimo, le maggiorazioni sociali, le prestazioni per invalidità civile, la quattordicesima mensilità e altri aiuti economici.
Come precisa l'INPS, il Modello RED va consegnato se si è stati esonerati dall?obbligo di dichiarazione dei redditi all?Agenzia delle Entrate, ma si percepiscono altri redditi oltre alla pensione, "come per esempio, i redditi derivanti da collaborazione coordinata e continuativa o assimilati e lavoro autonomo, anche occasionale".
Oppure i proventi che "non devono essere comunicati all'Agenzia delle Entrate con la dichiarazione dei redditi (modello 730 o REDDITI PF)".
Come i redditi da lavoro dipendente svolto all?estero, gli eventuali interessi prodotti su conti bancari e postali, nonché i rendimenti di titoli di Stato, come BOT e CCT e i proventi derivanti da investimenti finanziari soggetti a ritenuta d?acconto.
Inoltre, come dice l'INPS sul sito, sono tenuti alla consegna del Modello RED i pensionati che negli anni precedenti non hanno avuto altri redditi oltre a quello da pensione "se la situazione reddituale è variata rispetto a quella dichiarata l'anno precedente".
Attenzione: in base alla Circolare INPS 195/2015, il Modello RED deve includere anche i redditi del coniuge e dei componenti del nucleo familiare.
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Pensioni, cosa succede se non si consegna il Modello RED 2025
Se il Modello RED non viene presentato entro il 28 febbraio, l?INPS sospenderà temporaneamente la prestazione.
Inoltre, l'Istituto Previdenziale invierà un avviso di sollecito, offrendo un?ulteriore possibilità di regolarizzare la propria posizione.
Se non si adempie nemmeno a questo avviso, scatterà la revoca definitiva delle integrazioni.
Pertanto, chi non consegna in tempo, si ritroverà nei mesi successivi con molti meno soldi nel proprio assegno previdenziale.
Vi consigliamo di provvedere quanto prima alla consegna per evitare il peggio.