Si avvicina la scadenza per fare domanda di prepensionamento con Quota 97,6!
Tra pochi giorni, chi non avrà presentato la domanda in tempo rischia di dover rimandare ancora la propria uscita dal lavoro.
Per non perdere altro tempo, vediamo subito come fare domanda per Quota 97,6 e quali requisiti bisogna soddisfare.
Per saperne di più in merito all'argomento, consigliamo di approfondire al meglio la questione con questo video YouTube, con ringraziamento al canale di TuttoPensioni.
Pensioni, Quota 97,6 in scadenza: come fare domanda in tempo
Fino a qualche anno fa, la scadenza per richiedere Quota 97,6 era fissata al 1 marzo.
Oggi invece non è più così: c'è tempo infatti fino al 1 maggio 2025 per presentare la domanda di pensione anticipata con Quota 97,6.
Fortunatamente la procedura per richiedere quest'uscita anticipatoria non è particolarmente lunga o complicata: basta entrare sul proprio profilo utente MyINPS (con credenziali SPID, CIE, CNS ed eIDAS) e selezionare il servizio "Benefici previdenziali per gli addetti a lavori usuranti".
Una volta fatto l'accesso, bisogna solo seguire le istruzioni, allegando la documentazione richiesta ove richiesto.
E se non si dovesse riuscire a presentare la domanda entro la scadenza del 1 maggio, niente panico: l'INPS permette comunque di inviare la domanda anche nei giorni successivi.
Bisognerà però fare i conti con una penalizzazione sulla decorrenza dell?assegno. Se la domanda viene presentata entro giugno, il pagamento della pensione sarà posticipato di un mese.
A sua volta, presentandola entro luglio, il ritardo sarà di due mesi. Superata anche questa soglia, l?assegno partirà con tre mesi di ritardo.
Pensioni, quali sono i requisiti di Quota 97,6
Per accedere a Quota 97,6, occorre prima di tutto avere almeno 35 anni di contribuzione e un?età minima di 61 anni e 7 mesi (62 anni e 7 mesi per i lavoratori autonomi).
Inoltre bisogna rientrare nella categoria dei lavoratori di mansioni particolarmente pesanti e faticosi.
Rientrano in questa categoria, ad esempio, chi lavora in galleria, nelle cave, in cassoni ad aria compressa, ma anche i lavoratori notturni e gli autisti del trasporto pubblico locale.
Nel caso dei lavoratori notturni, si potrà accedere a Quota 97,6 soltanto se si svolge questo lavoro da dipendente per almeno 78 giorni (o meglio notti) all'anno. Se le notti sono tra 72 e 77, il requisito anagrafico sale a 62 anni e 7 mesi. Tra 64 e 71 notti, si arriva a 63 anni e 7 mesi.
Ricordiamo che per i lavoratori autonomi tutti questi requisiti anagrafici aumentano di un anno.
Attenzione: per le domande del 2025, i requisiti dovranno essere maturati entro il 2026. Inoltre, come precisa l?INPS, l?attività usurante deve essere stata svolta "per almeno sette anni negli ultimi dieci anni di lavoro o per almeno metà della vita lavorativa complessiva".

Pensioni, quanto si prende con Quota 97,6
Anche con 35 anni di contributi, l?importo dell?assegno con Quota 97,6 potrebbe risultare più basso di quanto previsto.
Il motivo? L?età di uscita, troppo bassa per non influire negativamente sui coefficienti di trasformazione, ovvero i parametri utilizzati dall'INPS per "trasformare" il montante contributivo accumulato in una pensione mensile.
Facendo due conti: con uno stipendio di 20mila euro lordi annui e 35 anni di contributi, un lavoratore che esce a 61 anni e 7 mesi otterrebbe una pensione di circa 930 euro lordi al mese.
E questo a causa del coefficiente applicato, pari al 4,661%, decisamente più basso rispetto a quello previsto per chi va in pensione a 67 anni (5,608%).
Posticipando l?uscita a 62 anni e 7 mesi, l?assegno salirebbe a 950 euro, grazie a un coefficiente del 4,795%.
Ritirandosi invece a 63 anni e 7 mesi, la pensione arriverebbe a 975 euro lordi, per via del coefficiente pari al 4,936%.
Nel caso di un lavoratore autonomo che si ritira a 64 anni e 7 mesi, la pensione sarebbe di circa 1.000 euro lordi al mese, grazie all?applicazione di un coefficiente del 5,088%.