Pensioni, più soldi a partire da gennaio 2026? Sì, ma non per tutti

Niccolò Mencucci Niccolò Mencucci - 15/04/2025 10:15

Pensioni, più soldi a partire da gennaio 2026? Sì, ma non per tutti

Anche se il 2026 è ancora lontano, già oggi possiamo prevedere di quanto potrebbero crescere le pensioni il prossimo anno.

A giudicare dai dati, si prevede un aumento significativo per le pensioni, anche se non tutti i pensionati potranno beneficiare di questo incremento, almeno in misura piena.

Vediamo quindi quali sono le prime stime per il 2026, e chi potrà beneficiare degli aumenti più consistenti.

Per saperne di più in merito all'argomento, consigliamo di approfondire al meglio la questione con questo video YouTube, con ringraziamento al canale di Mondo Pensioni.

Pensioni, aumenti in vista da gennaio 2026

Salvo gli aumenti legati a eventuali interventi fiscali, l?importo delle pensioni aumenta quasi sempre per via della rivalutazione (o perequazione) annuale.

Stabilita a fine anno, la rivalutazione si fonda sulla variazione dei prezzi dell?indice dei prezzi al consumo (IPCA) rilevata durante l'anno.

Per avere il dato ufficiale della rivalutazione 2026 sarà quindi necessario attendere tra ottobre e novembre.

Nel frattempo, come prima indicazione possiamo rifarci al Documento di Economia e Finanza (DEF 2025), approvato recentemente dal Ministero dell'Economia e delle Finanze.

In breve, nel DEF si prevede che la variazione dell?IPCA per il 2025 sarà del 2,1%, in risalita rispetto all?1,1% del 2024 ma molto più bassa rispetto al 5,9% registrato nel 2023.

E a quanto ammonta a livello di pensioni? Come riporta Money.it, l?indice di perequazione è solitamente un po? più basso rispetto al dato della variazione, per cui possiamo stimare "un aumento della pensione compreso tra l?1,6% e l?1,8%".

In pratica, a partire dal 1 gennaio 2026, i pensionati potrebbero vedere un aumento di 16-18 euro per ogni 1000 euro di pensione.

O meglio, solo alcuni pensionati. Purtroppo, l'incremento sarà pienamente riconosciuto solo ad alcuni pensionati.

Pensioni, chi guadagnerà di più nel 2026

Negli anni passati, il Governo ha applicato dei veri e propri "limiti" alla perequazione, introducendo soglie che riducono l?aumento in proporzione all?importo della pensione.

Nel 2023, ad esempio, il Governo ha applicato dei limiti particolarmente stringenti, che in alcuni casi hanno permesso di percepire solo il 22% della rivalutazione.

Per la perequazione di quest'anno, invece, il Governo ha deciso di applicare dei limiti meno draconiani.

In breve, chi ha una pensione non superiore a 4 volte il trattamento minimo ha ricevuto l?aumento pieno, senza quindi subire alcun "adeguamento".

Chi, invece, percepisce una pensione superiore a quattro volte il minimo (ma inferiore a cinque volte) ha ricevuto una perequazione al 90% sulla sola quota eccedente le quattro volte.

Infine, chi percepisce una pensione superiore a cinque volte il trattamento minimo ha ricevuto una rivalutazione al 75% sulla quota eccedente tale soglia.

Pensioni, tutti gli aumenti previsti dal 2026

Salvo nuove disposizioni da parte del Governo, dal 1 gennaio 2026 chi ha una pensione fino a 2.413,60 euro al mese beneficierà di un incremento pieno tra l?1,6% e l?1,8%. Chi invece supera questa soglia riceverà:

  • ?

    un aumento tra l?1,44% e l?1,62% per la quota che supera i 2.413,60 ma non i 3.017 euro;

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    un aumento tra l?1,2% e l?1,35% per la parte che supera i 3.017 euro.

Per fare un esempio pratico, un pensionato con assegno da 2.400 euro otterrà un incremento tra i 38 e i 43 euro.

Chi invece prende 3.000 euro riceverà circa 8-10 euro in più per la parte eccedente, arrivando a un totale tra 46 e 53 euro.

Chi ha una pensione da 4.000 euro potrà ricevere con la perequazione 2026 un aumento complessivo di 58-70 euro circa.

Naturalmente, si tratta di un importo lordo, sul quale dovranno essere sottratte le varie addizionali IRPEF, regionali e comunali da versare nel corso dell?anno.

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