Tra qualche giorno alcuni pensionati potranno ritrovarsi nel proprio cedolino di dicembre un doppio aumento, che renderà l'assegno mensile di fine anno ancora più consistente.
Appunto, "alcuni" pensionati: purtroppo anche quest'anno non tutti i titolari di pensione potranno finire l'anno in bellezza.
Vediamo infatti chi potrà avere il doppio aumento a partire dal 2 dicembre, e perché questo doppio standard per l'assegno di fine anno.
Per saperne di più in merito all'argomento, consigliamo di approfondire al meglio la questione con questo video YouTube, con ringraziamento al canale di Mr LUL lepaghediale.
Pensioni INPS, chi riceverà il doppio aumento di dicembre
Come ha precisato l'INPS nel suo ultimo messaggio, il numero 3821 del 15 novembre, a dicembre solo 200mila pensionati potranno ricevere il doppio aumento.
Una piccolissima platea rispetto ai milioni di pensionati tuttora beneficiari di pensioni targate INPS.
Ma perché così pochi? Per via dei requisiti richiesti per far scattare il doppio aumento.
Intanto il beneficiario dovrà risultare titolare di un trattamento erogato dall?AGO (Assicurazione Generale Obbligatoria) o da forme sostitutive ed esclusive della stessa. Escludendo così fin da subito i titolari di pensioni come l?invalidità civile, l?assegno sociale, le rendite facoltative e gli assegni di esodo.
Inoltre, il beneficiario dovrà avere un reddito da pensione complessivo non superiore a 7.781,93 euro annui.
Può comunque ricevere parte del doppio aumento se supera tale cifra ma rimane entro i 7.936,87, o addirittura se il reddito individuale assoggettabile all?IRPEF non va oltre 11.672,90 euro o (se coniugato) oltre i 23.345,78 euro.
Ufficialmente, parte di questo doppio aumento viene già anticipato nel mese di luglio. Arriva invece a dicembre per chi:
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ha compiuto i 64 anni (età minima richiesta dalla normativa);
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è risultato titolare di un trattamento di pensione che dà diritto al doppio aumento.
Pensioni, in cosa consiste il doppio aumento di dicembre disposto dall'INPS
In soldoni, questo doppio aumento non è altro che l'erogazione in contemporanea di due emolumenti:
Due misure che, come ben specifica Money.it, spettano solo a chi prende una pensione davvero bassa, così da garantire a quest'ultimo un importante contributo per sostenere il potere d?acquisto.
Un contributo che, nel caso del bonus tredicesima (da non confondere con la tredicesima mensilità), è pari a 154,94 euro.
Mentre nel caso della quattordicesima, invece, l?importo può arrivare addirittura a 655 euro, a seconda del reddito e della numerosità degli anni contributivi versati.
Per sapere se si rientra tra i soggetti beneficiari, basterà andare sulla propria area personale MyInps e leggere il cedolino di pensione di dicembre, con indicata la voce "Importo aggiuntivo (legge 23 dicembre 2000, n. 388) ? credito anno 2024?.
Ricordiamo che l'accesso all'area personale è possibile solo attraverso strumenti di identificazione digitale quali SPID, CIE o CNS.
Pensioni, dall'INPS un doppio aumento per pochi fortunati
Avevamo visto prima come sia la tredicesima sia la quattordicesima garantiscano un aumento abbastanza importante della pensione di fine anno.
Da una parte abbiamo un bonus tredicesima che sarà solo di 154,94 euro, mentre per la quattordicesima potremo ambire a 655 euro in un colpo solo.
In pratica circa 800 euro in un colpo solo per chi ha una pensione minima da 600 euro e passa euro.
Non pochi soldi, no? Affatto, ma il punto è un altro. I beneficiari quest'anno sono poche centinaia di migliaia di persone: 400mila per quanto riguarda il bonus tredicesima, e 200mila per la quattordicesima.
E in Italia ci sono ben 4,8 milioni pensionati con meno di 1.000 euro, stando ai dati dell'Osservatorio INPS. E tra questi, quasi 1,7 milioni hanno assegni inferiori a 500 euro.
Pertanto, sì, qualcuno passerà un buon Natale, ma alla fine questa misura non è altro che una goccia nel mare, alla stregua dell'aumento di 3 euro per le minime.
Vedremo se nel prossimo anno l'Esecutivo riuscirà a garantire aumenti del genere a molti più pensionati.