Anche se si tratta di un tentativo, l'ultima mossa del Governo è davvero promettente: portare le pensioni oltre il tetto dei 621 euro.
Un tetto che fino a poco tempo fa sembrava irraggiungibile, e ora invece sembra sia addirittura superabile.
Ovviamente tutto ciò dipenderà dalle coperture previste in Manovra, ma sembra che l'Esecutivo voglia comunque fare un piccolo passo avanti a livello di aumenti annui, appunto quelli previsti con la rivalutazione delle pensioni.
Vediamo come potrebbero aumentare le pensioni minime, e a chi andrebbe questo maxi-incremento.
Per saperne di più in merito all'argomento, consigliamo di approfondire al meglio la questione con questo video YouTube, con ringraziamento al canale di Mr LUL lepaghediale.
Pensioni minime, il Governo punta a superare i 621 euro
L'ultima operazione del Governo, come racconta l'ANSA, potrebbe garantire ai pensionati titolari di trattamento minimo qualche soldo in più rispetto a quanto previsto.
Ad oggi, infatti, la pensione minima è intorno ai 614,77 euro. Una cifra che andrebbe riconfermata, anche perché in essa si "nasconde" l'incremento supplementare disposto nel 2023, poi riconfermato per il 2024 con la Manovra di fine anno.
Ma non sarà facile. Anche se si parla di 2,7 punti percentuali, per confermare questa cifra servirà una copertura di almeno 379 milioni di euro.
Una quota irrisoria rispetto alle spese previste per rinnovare tagli e tanto altro (solo il taglio del cuneo contributivo potrebbe richiedere quasi 11 miliardi di euro).
Ciononostante, il Governo potrebbe comunque trovarsi in difficoltà nello stanziare un fondo del genere, dato che la coperta è davvero corta stavolta.
Eppure l'Esecutivo vuole osare. E non solo portando la pensione minima a 621 euro con il solo dato dell'inflazione (al momento intorno all'1% secondo l'ANSA), ma addirittura portarla oltre i 621 euro almeno per i beneficiari odierni dell'incremento.
Pensione minima, a chi andrebbe l'aumento sopra i 621 euro
Ben 1,8 milioni di persone potrebbero ritrovarsi con la pensione minima sopra i 621 euro, stando a quanto riportato dall'ANSA.
Ovvero 1,8 milioni di pensionati over 75, che già negli anni precedenti hanno potuto usufruire delle misure incrementali disposte dalle Manovre di Bilancio.
Rispetto alla platea "ordinaria", infatti, gli over 75 hanno beneficiato di due incrementi importanti: uno del 6,4% e uno del 2,7%.
Invece di ritrovarsi con una pensione intorno a 590 euro circa, oggi possono beneficiare di 617 euro grazie a queste due misure, se non addirittura di 621 euro quando scatterà la nuova perequazione. O anche di più se il Governo riuscirà ad aumentarla ulteriormente.
Ovviamente queste misure non sono permanenti, e dovranno essere riconfermate in sede di Manovra. Il rischio è infatti di ritrovarsi dal 1 gennaio 2025 con un "taglio" dell'assegno a causa del mancato rinnovo della percentuale sopraccitata.
Togliendo la percentuale del 2,7%, e confermando solo la perequazione, l'assegno andrebbe a circa 614 euro.
Pensioni minime a 1000 euro: quando sarà possibile?
Poco a poco il Governo sta cercando di portare le pensioni minime a cifre più alte rispetto a qualche anno fa.
In effetti dal 2022 ad oggi la pensione minima è aumentata di quasi 100 euro con le perequazioni delle due annate 2023 e 2024.
Ciononostante, la strada per arrivare ai 1000 euro di pensione minima è ancora tutta in salita. Anche perché garantire una cifra del genere oggi sarebbe impossibile.
Come racconta il Corriere della Sera, su 16 milioni di pensionati oltre 7 milioni sono totalmente o parzialmente assistiti dallo Stato con la pensione minima. Alzarla pertanto a 1000 euro richiederebbe almeno 36 miliardi di euro l?anno.
L'unica soluzione sarebbe quella di garantirla solo a una piccolissima parte della popolazione, in modo che i costi si limitino a qualche centinaio di milioni di euro, come nel caso dell'aumento oltre i 621 euro.
Anche se non sarebbe quanto promesso durante la campagna elettorale del 2022.