Assieme alla questione relativa al rinnovo delle opzioni anticipatorie, il prossimo aumento delle pensioni minime tra le principali incognite previdenziali del 2025.
Perch ancora oggi non chiaro a quanto potrebbe ammontare l'aumento previsto per il prossimo anno, in sede di perequazione.
Al momento si pu solo fare qualche stima, ma tutto dipender ovviamente dal Governo, se vuole davvero mantenere fede a quanto promesso negli ultimi anni.
Vediamo intanto di quanto potrebbero aumentare, e cosa potrebbe andare storto.
Per saperne di pi in merito all'argomento, consigliamo di approfondire al meglio la questione con questo video YouTube, con ringraziamento al canale di Mondo Pensioni.
Pensioni minime, priorit del Governo per il 2025
Come riporta l'ANSA, il Governo Meloni conferma la massima priorit in merito alle pensioni minime.
A riprova di ci, lo stesso Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha ribadito che negli ultimi due anni l'Esecutivo ha fatto in modo di garantire
"[...] una rivalutazione piena di tutte le pensioni che arrivavano fino a 2.270 euro, [e una] al 120% per le pensioni minime, che sono cresciute in modo significativo".
Fa riferimento al fatto che nelle ultime due Manovre la rivalutazione stata confermata al 100% solo per chi aveva una pensione fino a 4 volte l'assegno minimo.
Per chi aveva un importo superiore, la perequazione stata ridotta addirittura fino al 22%.
Il dato del 120%, invece, si riferisce al fatto che, oltre alla rivalutazione piena, sono state disposte nelle ultime due Finanziarie delle percentuali extra per i pensionati over 75:
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6,4% con la Manovra del 2023,
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2,7% con quella del 2024.
Tradotto in euro, si parla di una minima per tutti fino a 598,61 euro, mentre per gli over 75 si arriva a 614,77 euro.
Pensioni minime 2025, a quanto ammonta l'aumento
In attesa del dato di novembre, con apposito decreto interministeriale dal MEF, al momento l'indice FOI (quello su cui si calcola la perequazione delle pensioni) all'1,1% annuo.
Pertanto, sar difficile avere a novembre un aumento al pari delle annate precedenti.
Partendo dagli odierni 598,61 euro, con questo 1,1% di aumento si arriverebbe per tutti i pensionati a un assegno mensile di circa 605 euro.
E per gli over 75? Probabilmente la stessa cifra, anche perch le misure straordinarie devono essere riconfermate, altrimenti "scompaiono".
Se l'Esecutivo dovesse riconfermarle, le pensioni potrebbero salire addirittura a 620 euro circa, altrimenti si adegueranno a quelle "standard".
Ma fosse solo il problema degli over 75: altro dilemma riguarda anche la conferma o meno della perequazione.
Pensioni minime 2025, incognita sulla perequazione
Sempre il Presidente del Consiglio ha ribadito il fatto che rimodulare la perequazione in base all'importo dell'assegno, e quindi facendo crescere di meno le pensioni medio-alte,
"[ stata] un'opera secondo me equa, che continueremo a fare perch sicuramente queste persone [quelle con assegni di importo inferiore a 4 volte la minima, ndr] sono quelle che hanno maggiore bisogno di aiuto da parte dello Stato".
Il problema sta nel fatto che la questione del taglio della perequazione praticamente diventata argomento costituzionale, visto che la stessa Corte Costituzionale stata chiamata in causa per valutare se la misura sia incostituzionale o meno.
Se la Corte dovesse dichiararne l'incostituzionalit, l'Esecutivo sar costretto a ripristinare le percentuali originarie cos come stabilite nella legge n.
448 del 1998.
Parliamo di percentuali che prevedono l'applicazione di due sole percentuali:
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una al 90% per la parte compresa tra le 4 e le 5 volte l'assegno minimo;
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una al 75% per la parte sopra le 5 volte.
Appunto, solo la parte eccedente: non tutto l'assegno come nel caso del taglio imposto nelle ultime perequazioni.
E' ovvio che, cos facendo, coloro che hanno pensioni medio-alte guadagnerebbero di pi, mentre lo Stato si ritroverebbe con l'acqua alla gola per finanziare questo surplus.