Il prossimo anno alcuni titolari di pensione minima potrebbero ricevere qualche decina di euro in pi nel proprio assegno.
Sarebbe un bella boccata di ossigeno per tutti i pensionati, anche se tutto questo dipender da come quest'ultima "proposta" previdenziale verr recepita dal Governo.
Se dovesse essere accolta, per i pensionati sarebbe un vero e proprio regalo da parte dell'Esecutivo, dopo tante novit tragiche sul futuro della Previdenza Nazionale.
Per saperne di pi in merito all'argomento, consigliamo di approfondire al meglio la questione con questo video YouTube, con ringraziamento al canale di Mondo Pensioni.
Pensioni minime 2025 a 625 euro per questi pensionati
Riferisce SKY TG24, al momento al vaglio l'ipotesi di aumentare le pensioni minime nel 2025 di circa 11 euro.
L'aumento in questione riguarderebbe almeno 2 milioni di pensionati titolari di un assegno di circa 614,77 euro, stando all'Ufficio Studi della UIL Pensionati.
2 milioni di persone che, con questo nuovo aumento, potrebbero ritrovarsi un assegno pari a 625,83 euro.
Una cifra che, seppur non sia notevole, comunque importante.
Qualora venisse accolta questa "proposta" di aumentare le pensioni, i titolari delle pensioni minime si ritroverebbero con un assegno che, nell'arco di 3 anni, praticamente aumentato di circa 15 punti percentuali.
Ricordiamo infatti che al 2022 l'assegno era di 524,34 euro: in pratica con quest'ultimo aumento in tre anni i pensionati si sono ritrovati 100 euro in pi.
Va detto che come "proposta", per quanto sia allettante, potrebbe non incontrare il favore dell'Esecutivo, visto che un aumento cos importante potrebbe rendere pi difficile la gestione del Bilancio per il 2025.
Pensioni minime 2025: la proposta di portarle addirittura a 650 euro
Come racconta SKY TG24, anche Forza Italia vorrebbe proporre un aumento per le pensioni minime, ma ancora pi generoso.
Parliamo di un aumento di circa 35 euro, per portarle cos a 650 euro.
Ovviamente, cos facendo, la spesa previdenziale diventerebbe ancora pi alta (e quindi ancora pi ingestibile). Infatti SKY TG24 riporta che quest'operazione prevederebbe almeno un miliardo circa di euro.
Per rendere pi "appetibile" questo aumento, stato proposto che per rientrare nella spesa si provvedesse a rimodulare le tax expenditures e la spesa impropria dell'INPS per l'assistenza.
Oltre a ci, si valuterebbe anche di introdurre un tetto massimo per i pensionati sopra i 75 anni, al fine di contenere ulteriormente i costi.
Va detto che, nonostante l'enorme salto che si farebbe passando da circa 614 euro a 650 euro in termini di assegno, al terzo anno di Legislatura ci si ritroverebbe comunque distanti dall'obiettivo fissato di portare le pensioni minime a 1000 euro.
Pensioni minime 2025 e l'incognita delle perequazioni
In ambito di perequazioni, ancora ci sono poche conferme e proposte in merito.
In assenza di nuove disposizioni, il prossimo anno le pensioni potrebbero essere di nuovo calcolate con il sistema ormai in uso da 2 anni.
Ovvero il sistema della rimodulazione della perequazione per gli importi superiori a 4 volte il minimo, ovvero oltre i 2459 euro.
Ricordiamo infatti che dopo tale cifra scattano delle "aliquote" che riducono la perequazione a seconda dell'importo del proprio assegno.
Nel 2024, tutti gli assegni sopra i 2459 euro sono stati calcolati con rivalutazioni dall'85% al 22% della percentuale ufficiale, nonostante la legge 448/1998 preveda un calcolo pi generoso, visto che si limita a solo due aliquote (90% e 75%) e solo alla parte eccedente dell'assegno.
Il motivo di questo "taglio" alla perequazione imposto negli ultimi anni semplice: mantenere a tutti i costi stabili i bilanci dello Stato.
Anche se significa "battere cassa" sui pensionati che hanno assegni medio-alti.
Infatti c' da temere il peggio sul destino delle proposte sopraccitate: davanti a mosse come quella della perequazione "tagliata", non ci sarebbe da stupirsi se il Governo dicesse di no a entrambe le proposte.