Pensioni maggio 2025 al centro delle novità INPS del mese ormai alle porte. I cedolini sono in fase di pubblicazione sul Fascicolo previdenziale del cittadino, ma non tutti i pensionati visualizzano subito i dettagli. Alcuni utenti devono attendere qualche giorno per il caricamento completo delle informazioni.
Tuttavia, non mancano le novità. Il cedolino di maggio 2025 include infatti importanti aggiornamenti per i pensionati. Tra le principali novità c’è un piccolo incremento sull’importo per chi percepisce pensioni più basse. Proseguono anche le trattenute IRPEF e si applicano le nuove regole fiscali previste dalla Legge di Bilancio. Discorso, diverso per gli arretrati già liquidati in precedenza. Vediamo insieme cosa devono aspettarsi i pensionati dall'assegno di maggio.
Prima di approfondire il discorso, vi lasciamo al video anticipazione YouTube di Mr LUL lepaghediale sui dettagli del cedolino.
Cosa c’è nel cedolino pensione maggio 2025: nuovo aumento di 8 euro (incremento al milione)
Nel cedolino di maggio 2025 è presente un aumento di 8 euro al mese su alcune prestazioni, in osservanza di quanto previsto dalla Legge di Bilancio 2025. Tale “Bonus”, noto come incremento al milione, è stato introdotto dal Governo per sostenere le pensioni più basse.
L’incremento sarà erogato per la prima volta con le pensioni di maggio 2025 ma non tutti ne hanno diritto. Spetta:
- a chi percepisce una pensione fino a quattro volte il minimo INPS;
- a chi ha un’invalidità riconosciuta al 100%;
- a chi ha almeno 80 anni e si trova in condizioni di bisogno assistenziale gravissimo;
- ai titolari di pensioni minime, assegni sociali, pensioni sociali e pensioni di invalidità.
Nel cedolino di maggio non sono invece presenti arretrati, poiché sono già stati corrisposti nel mese di aprile.
Conguagli IRPEF sulle pensioni di maggio 2025
Il conguaglio IRPEF continua a incidere sul netto delle pensioni maggio 2025, a differenza degli arretrati. L'INPS ha difatti calcolato le imposte dovute in base ai redditi reali del 2023, e in molti casi è emerso un debito a carico del pensionato.
Per importi superiori a 100 euro e redditi pensionistici inferiori a 18.000 euro annui, il conguaglio viene rateizzato fino al mese di novembre. Tale modalità di recupero consente un prelievo mensile più sostenibile, ma il risultato è comunque una riduzione dell’importo netto disponibile. La rateazione varia in base al debito totale. Fino al saldo completo, il netto mensile rimane più basso rispetto ai mesi precedenti.
Addizionali IRPEF e prestazioni non tassabili
Nel cedolino delle pensioni maggio 2025 compaiono anche le addizionali IRPEF, che comprendono:
- Saldo 2024;
- Acconto comunale 2025.
Le addizionali vengono trattenute automaticamente sulle pensioni imponibili. Non si applicano invece a prestazioni esenti, come:
- Invalidità civile;
- Pensioni e assegni sociali;
- Trattamenti esclusi dalla tassazione per specifiche disposizioni (ad esempio, residenza estera o status di vittima del terrorismo).
Pensioni maggio 2025 più basse per l'aumento dell'Irpef legato alle detrazioni
Con le modifiche introdotte dalla Legge di Bilancio 2025, le detrazioni fiscali applicate alle pensioni subiscono importanti cambiamenti. INPS ha adeguato le trattenute seguendo quanto stabilito nel Messaggio n. 698 del 26 febbraio 2025.
Le principali novità includono:
- Detrazioni per figli a carico: applicabili solo tra 21 e 30 anni;
- Nessun limite di età per figli disabili;
- Detrazioni per ascendenti conviventi, con nuovi tetti reddituali.
Chi non risulta più in possesso dei requisiti previsti perde l’agevolazione fiscale. L’effetto diretto è l’aumento dell’imposta IRPEF e un netto mensile della pensione di maggio 2025 più basso, nonostante eventuali rivalutazioni applicate all’inizio dell’anno.
INPS ricorda che il contribuente ha l’obbligo di comunicare la propria situazione aggiornata al sostituto d’imposta, incluse variazioni anagrafiche o reddituali che influenzano il diritto alle detrazioni.