Hai tempo fino a maggio per ritirarti con Quota 97,6, una misura che consente di andare in pensione addirittura a 61 anni, sei anni prima rispetto alla Pensione di Vecchiaia.
Ovviamente, come nel caso di molte altre forme di pensionamento anticipato, anche Quota 97,6 non è prevista per tutti i lavoratori, ma solo per alcuni.
Vediamo come puoi andare in pensione con Quota 97,6, e quali sono i requisiti previsti per poterti ritirare a 61 anni.
Per saperne di più in merito all'argomento, consigliamo di approfondire al meglio la questione con questo video YouTube, con ringraziamento al canale di TuttoPensioni.
Pensioni, hai tempo fino a maggio per ritirarti a 61 anni: ecco come fare
Nel recente Messaggio 801/2025, l'Istituto Previdenziale ha confermato che per accedere a Quota 97,6 dovrai inviare la domanda di riconoscimento dei requisiti entro il 1 maggio.
Se presenti la richiesta dopo questa data, potrai comunque fare domanda per uscire con Quota 97,6, ma subirai un ritardo nell?erogazione dell?assegno.
Ad esempio, se presenti la tua domanda dopo il 2 maggio ma prima del 1 giugno, l'assegno ti arriverà con un mese di ritardo. Se invii la domanda entro il 31 luglio, il ritardo sarà di 2 mesi. Infine, se mandi all'INPS la richiesta a partire dal 1 agosto, l'assegno sarà erogato con tre mesi di ritardo.
Per provvedere quanto prima alla domanda, basta andare sul sito ufficiale della misura, "Benefici previdenziali per gli addetti a lavori usuranti", cliccare su "Utilizza il servizio", accedere al sistema utilizzando le credenziali SPID, CIE, CNS o eIDAS, e seguire tutta la procedura.
Come spiega l'INPS nel Messaggio, la domanda "deve essere presentata entro il 1 maggio 2025 per coloro che perfezionano i requisiti dal 1 gennaio 2026 al 31 dicembre 2026".
Pensioni, ecco come puoi ritirarti a 61 anni con Quota 97,6: i principali requisiti
In soldoni, per andare in pensione con Quota 97,6 dovrai maturare nel 2026 61 anni e 7 mesi d'età, nonché 35 anni di contributi.
Questo però vale se sei un lavoratore subordinato impegnato in una mansione particolarmente usurante, addetto alla "linea catena" oppure conducente di veicoli adibiti al servizio pubblico di trasporto collettivo. Se sei autonomo ma sempre appartenente a queste categorie, potrai ritirarti solo se hai 62 anni e 7 mesi d'età.
Gli stessi requisiti si applicano anche se lavori di notte per almeno 78 turni annui.
Tuttavia, se i turni sono inferiori a 78, l?età pensionabile aumenta in modo significativo, che tu sia un lavoratore dipendente o autonomo.
Se i turni notturni sono compresi tra 72 e 77, potrai andare in pensione a 62-63 anni e 7 mesi. Se invece i turni sono tra 64 e 71, l?uscita sarà possibile a 63-64 anni e 7 mesi.
Per saperne di più sulla tipologia di mansioni previste per accedere al trattamento previdenziale, rimandiamo alla pagina ufficiale dell'INPS.
Pensioni, a quanto ammonta l'assegno con Quota 97,6
Rispetto ad altre forme di pensionamento anticipato, Quota 97,6 non prevede un calcolo interamente contributivo.
Come nel caso dell'Ape Sociale, anche questa Quota consente un calcolo misto dell'assegno finale se hai uno o più anni di contribuzione versati prima del 1996 (periodo retributivo).
Grazie a questo calcolo, potrai avere un assegno più alto rispetto a quello previsto con un calcolo esclusivamente contributivo.
Ad esempio, se hai 35 anni di contribuzione e il tuo stipendio finale ammonta a 2.000 euro, potresti maturare a 61 anni un assegno pari a circa 1.250 euro. Per puntare a una cifra più alta, dovrai aumentare gli anni di contributi o ritardare l?uscita.
Attenzione, però. Alla stregua dell'Ape Sociale, anche Quota 97,6 prevede che i 35 anni di contribuzione siano "effettivi", ovvero versati dal datore di lavoro, e non derivanti da periodi di disoccupazione e malattia.