Le pensioni gennaio 2025 sono in pagamento da venerdì 3 con un leggero ritardo dovuto alle festività natalizie. Eppure il nuovo anno si apre con una cattiva notizia per molti pensionati che va oltre lo slittamento della liquidazione: alcuni percettori rischiano di trovarsi senza assegno non solo nel primo mese dell'anno, ma anche a febbraio 2025.
Scopriamo insieme i dettagli di questa delicata situazione e chi rischia di rimanere senza soldi. Prima di farlo, però, vi lasciamo al video YouTube di Mr LUL lepaghediale sulle novità e il calendario completo con le date di accredito e ritiro fisico della pensione di gennaio presso gli uffici di Poste Italiane.
Perché le pensioni di gennaio 2025 potrebbero azzerarsi
Prima di vedere nel dettaglio le motivazioni per cui alcune pensioni gennaio 2025 sono azzerate negli importi, è indispensabile rispolverare le attività svolte dall'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale.
In quanto sostituto d'imposta, l'INPS gestisce le trattenute fiscali sui trattamenti pensionistici. Ogni anno, a fine esercizio, procede a un ricalcolo basato sul totale delle somme erogate (conguaglio). Tale processo include:
- L’IRPEF (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche)
- Le addizionali locali, sia regionali che comunali
Il ricalcolo fiscale si applica esclusivamente alle pensioni erogate dall’INPS e non considera le prestazioni di altri enti previdenziali. Se durante lo scorso anno (2024) le trattenute fiscali sono risultate inferiori rispetto al dovuto, l’INPS recupererà le somme mancanti sulle pensioni di gennaio 2025 e del secondo mese dell'anno.
Chi rischia di restare senza pensione a gennaio 2025
In alcuni casi, il debito potrebbe essere così elevato da eguagliare o superare l’importo della pensione mensile. Ed è proprio in questo caso che si rischia di rimanere senza pensione. Quando l’importo dovuto supera il valore della pensione, l’INPS potrebbe trattenere l’intero assegno di gennaio e febbraio 2025.
Il conguaglio fiscale può rappresentare, insomma, un vero incubo per chi si trova a dover restituire cifre consistenti.
Ciò complica notevolmente la situazione di chi vive esclusivamente di pensione. La mancanza di entrate per uno o due mesi del nuovo anno potrebbe infatti causare importanti difficoltà a questi pensionati, mettendo a rischio la capacità di affrontare spese essenziali come affitti, bollette o beni di prima necessità.
Esclusi
Fortunatamente, non tutti i pensionati saranno coinvolti in queste trattenute straordinarie. Alcune categorie godono di specifiche protezioni che evitano l’azzeramento delle pensioni gennaio 2025 o diluiscono il recupero su un periodo più lungo. Ecco i principali esclusi:
- Pensionati con redditi annui inferiori a 18.000 euro: l’INPS prevede un piano di recupero più lungo per questi pensionati. Se il conguaglio genera un debito superiore a 100 euro, la somma sarà rateizzata fino a novembre 2025.
- Prestazioni esenti da tassazione: alcune pensioni e assegni non sono soggetti a ritenute fiscali e non rientrano nel conguaglio. Tra queste:
- Indennità per invalidità civile
- Pensioni sociali
- Assegni sociali
- Trattamenti esenti per pensionati residenti all’estero
- Benefici destinati alle vittime del terrorismo.