Pensioni sempre meno Anticipate: ecco cosa ci aspetta se questi requisiti saranno confermati nei prossimi giorni. Per il 2025, infatti, l'accesso alle uscite anticipatorie sarà tutto in salita per i pensionati che matureranno i requisiti il prossimo anno.
Parliamo di uscite che, tra l'altro, non garantiranno nemmeno un assegno decente, dato che quasi tutte avranno il calcolo contributivo.
Vediamo quali potrebbero essere i requisiti delle Pensioni Anticipate dal 2025, e come cambia l'assegno a seconda della scelta.
Per saperne di più in merito all'argomento, consigliamo di approfondire al meglio la questione con questo video YouTube, con ringraziamento al canale di Zona Pensioni.
Pensioni anticipate 2025: come potrebbero cambiare i requisiti
A livello di requisiti, per quanto riguarda la Pensione Anticipata Fornero, nel 2025 dovrebbe rimanere uguale a oggi, pertanto chi vorrà uscire dal 1 gennaio dovrà solo avere:
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41 anni e 10 mesi di contributi se lavoratrice,
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42 anni e 10 mesi di contributi se lavoratore.
Destino analogo per Opzione Donna, che dovrebbe vedersi confermati tutti i requisiti di quest'anno, salvo inversioni a U da parte dell'Esecutivo.
Pertanto, le lavoratrici dovranno avere 35 anni di contributi per poter uscire in anticipo a 61 anni d'età, o avere almeno 2 figli per potersi ritirare a 59 anni.
Ape Sociale dovrebbe vedere confermati non solo i requisiti contributivi di quest'anno (30 anni per i lavoratori, 36 per quelli con mansioni gravose), ma anche l'età di uscita che, nel 2024, è passata a 63 anni e 5 mesi.
Situazione in stallo invece per Quota 103 e Quota 41 (per tutti).
Nel primo caso, non è ancora chiaro se Quota 103 verrà riconfermata, o se nella riconferma verranno dati per certi i requisiti di anno, ovvero 41 anni di contributi ed età di uscita a 62 anni.
Questo è dovuto al fatto che l'uscita è stata un flop quest'anno in fatto di adesioni, e non si sa se questo insuccesso potrebbe essere utile per riconfermarla (costerebbe comunque poco) o per cancellarla.
Diverso è il caso di Quota 41, confermata sicuramente nella misura per "lavoratori precoci", con requisiti quali 41 anni di contributi ma 12 mesi entro il 19esimo anno. Purtroppo la misura light si trova ancora in stallo, il che fa presagire il peggio sul suo destino.
Pensioni anticipate 2025: come potrebbero cambiarele finestre
A parte in casi come Ape Sociale e affini, non ci sono grandi cambiamenti a livello di finestre mobili, ovvero il periodo che intercorre dalla maturazione dei requisiti alla decorrenza dell'assegno.
Nel caso stesso dell'Ape, l'assegno decorre dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda di accesso al beneficio.
Per quanto riguarda invece Opzione Donna, nel 2025 dovrebbe vedersi confermata la doppia finestra che vede per le lavoratrici dipendenti l'uscita a dodici mesi dalla data di maturazione dei previsti requisiti, mentre per quelle autonome a diciotto mesi.
Diverso è il caso di Quota 41 lavoratori precoci, per i quali la finestra è di tre mesi.
Ma attenzione. Se il lavoratore è iscritto all'AGO, ed è liquidata da Casse come quella degli Enti Locali (CPDEL), dei Sanitari (CPS), degli Insegnanti (CPI) e degli Ufficiali Giudiziari (CPUG), la decorrenza va da 3 mesi se si maturano i requisiti entro fine 2024 a 4 mesi se entro il 2025.
E così avanti fino ad arrivare a 9 mesi se si maturano a partire dal 1 gennaio 2028.
Nota dolente anche (e soprattutto) per la Pensione Anticipata, che dal 2025 potrebbe richiedere un'attesa non più di 3 mesi, bensi di 6-7 mesi prima di far scattare l'assegno.
Pensioni anticipate 2025: quanto si prende di pensione
Nonostante gli anni contributivi accumulati, le pensioni anticipate nel 2025 saranno anche stavolta poco generose nei confronti dei neo-pensionati.
E questo anche per via dei coefficienti di trasformazione che, dal 1 gennaio 2025, cambieranno completamente, rendendo il calcolo finale più "penalizzante".
Supponiamo di avere una RAL finale di 35mila euro, e di avere tutti i contributi richiesti per uscire con ognuna delle Quote e Opzioni previdenziali sopraccitate.
Nel caso di Ape Sociale, a prescindere dal calcolo il tetto massimo sarà di 1.500 euro, anche se si ottiene di più calcolando tutti i contributi.
Nel caso di Opzione Donna, uscendo a 59 anni si otterrebbe 1.306 euro netti, mentre uscendo a 61 anni si otterrebbe 1353 euro netti.
Per quanto riguarda Quota 41 per lavoratori precoci, alla prima data utile si otterrebbe 1.540 euro. Se invece fosse una specie di Quota light, calcolata con la contributiva, si scenderebbe sotto i 1.500 euro.
Per finire, con Pensione Anticipata si otterrebbe invece tra i 1.580 e 1.610 euro netti, in forza dei nostri 41- 42 anni e 10 mesi di contributi calcolati a regime misto-retributivo.