Sono diverse centinaia di migliaia le persone che si sono trasferite all'estero portandosi appresso la propria pensione INPS.
Proprio questi pensionati a breve riceveranno una bella stretta da parte dello stesso ente previdenziale, che ha disposto un nuovo requisito per poter avere la pensione "in tasca".
Una situazione che, purtroppo, non aggirabile con qualche trucco o soluzione dell'ultimo minuto.
Vediamo bene di cosa si tratta, e cosa impedisce di fare in futuro.
Per saperne di pi in merito all'argomento, consigliamo di approfondire al meglio la questione con questo video YouTube, con ringraziamento al canale RadioUCI Redazione.
Pensioni all'estero: l'ultima mossa dell'INPS
Come riporta l'INPS, l'istituto ha disposto la sospensione in via definitiva dell'erogazione delle pensioni all'estero tramite assegno postale.
Uno strumento alquanto anacronistico, visto che oggi la pensione facilmente incassabile tramite bonifico su un conto corrente, anche nel caso in cui ci si trovi fuori dal SEPA (Single Euro Payments Area).
Ma infatti oltre all'assegno postale disponibile l'invio della pensione tramite Citibank o Western Union.
Unico "vantaggio" dell'assegno postale il fatto di poter erogare la pensione anche nel caso di soggetti non aventi diritto.
Ma oltre al voler contrastare il fenomeno delle erogazioni indebite, l'INPS vuole limitare i disservizi postali che pi volte hanno portato allo smarrimento degli assegni lungo il viaggio.
E si parla di non pochi soldi.
Sempre l'INPS riferisce che il pagamento tramite assegno estero coinvolge ben 165 paesi nel mondo, e comporta una spesa mensile superiore a 1,4 miliardi di euro, circa il 2,4% dei trattamenti erogati.
Pensioni all'estero: cosa fare per avere ancora l'assegno
Purtroppo la sospensione di questa modalit di pagamento gi in essere.
Dal 15 giugno il servizio in questione sar sospeso, e non si potr pi avere l'assegno in alcun modo.
Precisa l'INPS, sembra che al momento l'abolizione del pagamento a mezzo assegno riguarderanno i pensionati italiani residenti in Austria, Belgio, Tunisia e Australia.
Non ancora chiaro se i pensionati residenti in altri paesi saranno coinvolti dalla stretta dell'istituto previdenziale.
Pertanto, tutti i pensionati che ancora adottavano questo servizio dovranno:
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aprire un conto corrente ad hoc;
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servirsi degli sportelli Western Union.
Nel primo caso, dovrebbe gi essere disponibile per i pensionati residenti in Europa l'apposito modulo di Citibank.
Tale modulo serve al servizio bancario in questione per poter erogare tramite bonifico la pensione spettante.
Serviranno infatti tutti i dati bancari necessari, comprensivi di:
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copia di un documento d'identit valido,
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un documento prodotto dall?istituto bancario estero.
In quest'ultimo caso, il documento dovr riportare le coordinate bancarie del conto corrente (IBAN, BIC/SWIFT, o Sort Code e numero di conto per i residenti nel Regno Unito).
Pensioni all'estero: cosa succede dopo il 15 giugno
Nel caso in cui si scopra solo ora di questo obbligo, e non si sia riusciti a inviare il modulo, la prossima rata in erogazione (luglio 2024) sar disponibile solo tramite servizio Western Union.
Bisogner quindi ritirare la propria pensione presso uno sportello Western Union del Paese in cui si trova.
E cos nel caso di nuove pensioni o trasferimenti di pensioni dall'Italia: dal 1 luglio l'erogazione avverr in contanti, sempre presso gli sportelli Western Union, se non sono state fornite le coordinate bancarie utili all'accredito via bonifico.
Comunque sia, l'ultima mossa dell'INPS una grana in pi per coloro che vogliono riposarsi all'estero godendo di una pensione pi "ricca" grazie al basso costo della vita e all'altrettanta bassa pressione fiscale disponibili in alcuni paesi all'estero.
Ancora oggi non sono pochi i paesi che "proteggono" i pensionati all'estero, e cos le loro pensioni, tra sconti e tassazioni agevolate, come quella introdotta da Malta, che prevede una flat tax al 15% per i redditi provenienti dall'estero, pensioni incluse.
L'unico cruccio in questa storia che invece dell'assegno a casa, toccher avere un conto in banca o passare una volta al mese presso uno sportello Western Union per ritirare i soldi.