Pensioni 2025: in arrivo un nuovo calcolo per aumentare gli importi?

23/07/2024 09:15

Pensioni 2025: in arrivo un nuovo calcolo per aumentare gli importi?

Sembra in arrivo per la perequazione delle pensioni 2025 un nuovo calcolo che dovrebbe garantire a molti pensionati un aumento ancora più consistente del proprio assegno previdenziale.

Un calcolo che però potrebbe richiedere al Governo uno sforzo finanziario notevole per coprire il gettito extra previsto, anche perché parliamo di un aumento davvero considerevole, soprattutto per chi ha pensioni con importi già alti.

Vediamo di cosa si tratta, e quanto dovrebbero aumentare le pensioni con il nuovo calcolo.

Per saperne di più in merito all'argomento, consigliamo di approfondire al meglio la questione con questo video YouTube, con ringraziamento al canale di Mondo Pensioni.

Pensioni 2025: il ritorno ai precedenti tassi di rivalutazione

Da anni la legge 448/1998 prevede nel calcolo della rivalutazione delle pensioni (o altresi nota come perequazione) l'utilizzo di alcuni parametri (o tassi di rivalutazione) che permettano di bilanciare gli aumenti a seconda dell'importo dell'assegno previdenziale già erogato.

Questi tassi servono ancora oggi per garantire ai pensionati vicini alla minima di beneficiare del massimo della perequazione, lasciando così in "secondo piano" coloro che hanno assegni molto più consistenti.

Negli ultimi anni, però, la legge è stata oggetto di alcune "modifiche" transitorie, ovvero l'introduzione di ulteriori parametri che hanno ridotto sempre di più il gettito dell'aumento sull'assegno.

Parliamo dei casi presenti nelle Leggi di Bilancio del 2023 e del 2024.

Se all'inizio erano previsti solo due percentuali (90% e 75%), addirittura con l'ultima Manovra si è arrivati a disporne ben cinque (85%, 53%, 47%, 37% e 22%).

Una misura decisamente controversa, e che difficilmente verrà replicata in futuro, dato che potrebbe risultare incostituzionale se si va a vedere la sentenza 234 del 2020 della Corte Costituzionale.

Pertanto, al Governo toccherà probabilmente già dal prossimo anno intervenire su questi tassi.

E quindi erogare nuovi importi in sede di perequazione.

Pensioni 2025: a quanto ammonteranno i nuovi importi

Come precisa la legge, l'applicazione dei tassi non è solo una questione di percentuali.
Verrebbe infatti reintrodotto anche un apposito calcolo che va a guardare la parte eccedente dell'assegno, non l'intera somma come è stato fatto con le due Leggi di Bilancio.

Significa che, qualunque sia l'importo dell'assegno, fino a 4 volte la minima il tasso è sempre al 100%, anche se la pensione arriva a 5mila euro.

Anzi, prendendo proprio come esempio una pensione di 5mila euro lordi mensili, se venissero applicati i tassi originari (90% per la parte di importo compresa tra le 4 e le 5 volte la minima, e 75% per la parte che supera di 5 volte la minima) l'aumento complessivo sarebbe di 71 euro.

E questo con un'inflazione pari all'1,6%, come quella stimata dal DEF 2024.

Mentre applicando il tasso stabilito dalla Legge di Bilancio 2024 per le pensioni 8 volte superiori alla minima (il 37%), si avrebbero circa 29,6 euro.

In soldoni, applicando i tassi delle due Manovre, tutti i pensionati con assegni già oltre 4 volte la minima si sono ritrovati negli ultimi anni con decine di euro in meno rispetto a quanto previsto dalla Legge originaria.

Addirittura più di un centinaio di euro al mese in meno nel caso di assegni superiori 8-10 volte la minima.

Pensioni 2025: quando arriveranno i nuovi importi

Non sappiamo ancora se il Governo accetterà di reintrodurre i tassi originari, o di continuare con quelli utilizzati nelle ultime due Manovre, rischiando così l'incostituzionalità.

L'unica certezza sta nel fatto che, essendo questo aumento relativo alla perequazione delle pensioni, si dovrà aspettare almeno novembre.

E questo perché si dovrà attendere cheil Ministero dell'Economia e delle Finanze confermi il tasso d'inflazione alla base del calcolo, ovvero l'indice FOI relativo al periodo gennaio-settembre 2024.

Proprio questo indice è alla base del calcolo della perequazione, e viene adoperato, nel caso dei 9 mesi sopracitati, per la prima stima provvisoria della rivalutazione, che sarà erogata a partire dal 1° gennaio 2025.

Aggiungiamo anche che, dopo la stima provvisoria, l'ISTAT confermerà a febbraio le stime dell'indice FOI dei restanti 3 mesi, così da poter provvedere in sede di conguaglio ad erogare la parte rimanente della rivalutazione.

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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