Ben cinque anni di contributi possono essere coperti se si richiede la cosiddetta "pace contributiva", un'opzione previdenziale che va ad aiutare tutti i pensionati che vogliono uscire prima dal lavoro.
O che vogliono arrivare a 67 anni con tutti i contributi apposto, se ad esempio manca ancora qualche anno per arrivare a quota 20.
Purtroppo parliamo di una soluzione che tutto meno che gratuita, e che pertanto potrebbe non essere facilmente accessibile per tutti i contribuenti.
Vediamo bene come funziona, quanto costa al pensionato e quali sono i vantaggi (e gli svantaggi) di quest'opzione.
Per saperne di pi in merito all'argomento, consigliamo di approfondire al meglio la questione con questo video YouTube, con ringraziamento al canale di Pensioni e Aggiornamenti.
Pensioni 2024: come funziona la pace contributiva
Introdotta con la Legge di Bilancio 2024 per il biennio 2024-2025, come riporta a sua volta la circolare INPS numero 69/2024, la pace contributiva un istituto che permette di aggiungere fino a 5 anni di contributi per aiutare il futuro pensionato a raggiungere pi facilmente il proprio obiettivo previdenziale.
Si tratta di una soluzione che era stata gi introdotta anni prima per il triennio 2019-2021, e che probabilmente deve aver avuto un ottimo riscontro visto che qualche anno dopo stata riproposta.
Fulcro di questa "pace" per sono gli anni (anche non continuativi) che, appunto, non sono coperti da contributi: i cosiddetti "buchi contributivi", come ad esempio quelli da disoccupazione o da carriere discontinue.
Possono richiedere la pace contributiva solo coloro che risultano iscritti all?Assicurazione generale obbligatoria (AGO), oppure alle sue forme sostitutive ed esclusive, nonch alle gestioni speciali dei lavoratori autonomi, commercianti e artigiani, e alla Gestione separata INPS.
Di contro, non sono ammessi coloro che, oltre a non rientrare in queste Gestioni, risultino con anni contributivi gi accreditati prima del 1 gennaio 1996, anche se si trattano di periodi riscattati per laurea o servizio militare (leva).
Pensioni 2024: quanto costano 5 anni di contributi con la pace contributiva
La soluzione della pace contributiva non a costo zero.
Chi vuole richiederla dovr fare attenzione a due parametri: il reddito e l'aliquota IVS.
Alla stregua del calcolo in uso per il riscatto ordinario della laurea, l'onere per la pace contributiva viene calcolato con il metodo ?a percentuale?, ovvero applicando la propria aliquota IVS (Invalidit, Vecchiaia e Superstiti).
Oltre all'IVS, in sede di calcolo tocca fare riferimento anche all?imponibile degli ultimi 12 mesi precedenti la data della domanda.
Facciamo un esempio.
Supponiamo di avere un imponibile da 30mila euro in qualit di lavoratore dipendente, e quindi con aliquota IVS al 33%.
A conti fatti, con la pace contributiva ogni anno da riscattare costa circa 9.900 euro, complessivamente 49.500 euro per tutti i cinque anni.
In pratica un TFR completo.
Pensione 2024: vantaggi e svantaggi della pace contributiva
La pace contributiva pu essere l'ideale per coloro che vogliono andare in pensione prima a tutti i costi.
E per "prima" si intende con Quota 84, ovvero a 64 anni e con 20 anni di contributi.
Essendo la pace limitata solo ai "contribuenti puri", ovvero dopo il 1 gennaio 1996, dato che tra il 1996 e il 2023 corrono circa 28 anni (massimo 29 se si conteggia anche il 2024), difficilmente si potr fare richiesta di qualsiasi altra uscita anticipatoria.
A parte ci, altro vantaggio della pensione di permettere a chi ha iniziato dal 1996 a oggi, tra crisi economiche e disoccupazione, di poter arrivare a 20 anni di contributi e cos di uscire a 67 anni.
E anche in maniera comoda, visto che si pu pagare questo riscatto contributivo in un'unica soluzione o tramite una rateizzazione fino ad un massimo di 120 rate mensili, ciascuna di importo non inferiore a 30 euro, senza applicazione di interessi.
Oltre a questo, la misura non esente da svantaggi.
A parte il divieto di contributi pre-1995, la pace molto restrittiva a livello di costi, visto che richiede praticamente l'anno contributivo completo, senza poter accedere ad alcuna agevolazione come nel caso del riscatto agevolato della laurea.
Inoltre, sebbene sia deducibile dal proprio imponibile (o da quello dell'azienda se il datore a richiederlo), l'onere della pace non prevede per la formula 2024-2025 la detraibilit al 50%.
Significa che non si pu nemmeno avere un credito d'imposta come era invece possibile nel triennio 2019-2021.