Anche le casalinghe e i casalinghi possono andare in pensione, grazie a questa apposita uscita previdenziale.
Si tratta per di un Fondo Previdenziale che non garantisce il massimo della tranquillit, almeno da un punto di vista finanziario.
Per questo bene sapere fin dall'inizio come funziona e quali sono i pro e contro della pensione per casalinghe, se non altro per evitare di rimanere a bocca asciutta nonostante i contributi versati.
Per saperne di pi in merito all'argomento, consigliamo di approfondire al meglio la questione con questo video YouTube, con ringraziamento al canale di Pensioni e Invalidit.
Pensione per casalinghe: quali sono i requisiti
Come riporta il sito ufficiale dell'INPS, la pensione per casalinghe/i uno speciale trattamento previdenziale "rivolto alle persone che svolgono lavori di cura non retribuiti e derivanti da responsabilit familiari".
Si tratta di una soluzione ideale per chi ha preferito (o dovuto) dedicarsi all'attivit di casalingo/a durante invece di farsi una propria carriera lavorativa.
E che non prevede requisiti stringenti. Per accedere a questa soluzione previdenziale occorre essere assicurati presso l'INAIL in qualit di titolare di un'attivit domestica.
Inoltre bisogna avere un'et compresa fra i 18 e i 65 anni compiuti, e svolgere il lavoro in via esclusiva e non occasionale, senza vincolo di subordinazione e a titolo gratuito.
Durante questa attivit, si devono versare periodicamente dei contributi che, dopo 5 anni, possono essere riscattati: gi a partire dai 57 anni si pu infatti fare richiesta della Pensione di Vecchiaia in qualit di casalinga/o.
Addirittura si pu anticipare l'uscita nel caso in cui sia intervenuta l'assoluta e permanente impossibilit a svolgere qualsiasi attivit lavorativa.
Pensione per casalinghe: quanto prende una casalinga senza contributi?
Al momento la pensione per casalinghe non prevede alcuna liquidazione senza aver versato almeno 5 anni di contributi.
E questo perch la misura non obbligatoria: si pu accedere entro i 65 anni d'et, e il versamento minimo anche di soli 25,82 euro al mese.
Se non si riesce a versare nemmeno questa quota, al limite si pu beneficiare dell'assegno sociale dopo i 67 anni d'et, ma solo se il reddito inferiore a 6.947,33 euro annui (o 13.894,66 euro se il soggetto coniugato).
In questo caso, l'assegno di soli 534,41 euro per 13 mensilit.
Proprio questo importo quello utilizzato come base per l'erogazione dell'assegno per le casalinghe. Se si vuole uscire a 57 anni, l'assegno deve essere pari a 1,2 volte la minima, ovvero circa 640 euro.
Se si aspetta fino a 65 anni, questo ulteriore paletto non pi previsto.
Pensione per casalinghe: pro e contro di un'uscita "senza" contributi
Vedendo tutti i particolari di quest'uscita previdenziale, possiamo dire che la pensione per casalinghe presenta, s, dei vantaggi, ma anche degli svantaggi.
A livello di "pro", la pensione per casalinghe permette a chi ha rinunciato a una propria carriera lavorativa di avere dopo una certa et un piccolo supporto previdenziale.
Un emolumento che scatta addirittura prima di ogni altra pensione, se si escludono i trattamenti per le categorie protette, e che non ha troppi oneri a parte l'iscrizione all'INAIL e un versamento periodico che permetta di raggiungere i 5 anni contributivi richiesti.
In compe
Detto questo, per, la pensione per casalinghe non esente dai "contro".
Intanto non pu essere trasferita ai superstiti, quindi se si muore prima o durante l'erogazione dell'assegno previdenziale niente andr al proprio congiunto (coniuge, figlio ecc.).
Inoltre, essendo un fondo contributivo, il calcolo interamente basato sul modello contributivo, e non prevede n l'indicizzazione dell'assegno n l'integrazione al trattamento minimo pensionistico.
Messa cos, la misura previdenziale converrebbe a chi ha modo di versare ogni anno migliaia di euro per far s che, oltre a raggiungere i 5 anni contributivi, si arrivi anche alla soglia minima per far scattare l'assegno.
A conti fatti, per raggiungere una somma del genere bisognerebbe avere versato almeno 8mila euro all'anno per 20 anni. Altrimenti, per rientrarci in soli 5 anni, servirebbero almeno 32mila euro.
Perch, seguendo il calcolo contributivo, il montante dovr essere poi calcolato con i coefficienti di trasformazione, che aumentano se si esce ad un'et pi tarda.
Uscendo a 65 anni, sarebbe applicato il coefficiente di 5,220%. Pertanto, con un montante di 160mila euro, si avrebbero cos 8.352 euro annui, appunto 642 euro al mese.