Versare i propri soldi in un fondo pensione per farsi una pensione integrativa, oppure investire i propri risparmi nei fondi ETF?
E' una domanda che in molti si fanno, specie davanti a un futuro che diventa sempre pi incerto per quanto riguardano le pensioni e i propri risparmi.
Per questo occorre capire prima come funzionano questi due strumenti.
E soprattutto come scegliere al meglio a seconda della propria situazione finanziaria e previdenziale.
Per saperne di pi in merito all'argomento, consigliamo di approfondire al meglio la questione con questo video YouTube, con ringraziamento al canale Finanza Famigliare.
Pensione integrativa ed ETF: cosa sono e come funzionano
Intanto partiamo dalla pensione integrativa.
Disciplinata dal D.lgs. 5 dicembre 2005 n. 252, si tratta di un trattamento previdenziale che deriva dall'accumulo di un capitale personale che ci si creato nel corso degli anni.
In pratica mettendo dei soldi da parte ogni mese per diversi anni, alla fine si accumula del denaro che, al momento dell'uscita dal lavoro, si potr riscattare e usarlo come integrazione alla propria pensione pubblica INPS.
Per costruire una pensione integrativa si pu ricorrere a diversi strumenti.Come il fondo pensione, che permette nel corso degli anni di maturare un interesse dagli investimenti effettuati con il capitale versato.
Diversamente, gli ETF (Exchange-Traded Fund), sono fondi finalizzati non per la previdenza, ma per l'investimento.
Si trattano di fondi di gestione che vengono negoziati in Borsa come le normali azioni. Come unico obiettivo hanno quello di replicare fedelmente l?andamento (e quindi il rendimento) degli indici azionari, obbligazionari o di materie prime.
Gi il fatto di avere una finalit diversa lo rende completamente diverso dai fondi pensione.
E non solo la finalit.
Pensione integrativa ed ETF: quali sono le differenze
Il funzionamento degli ETF potrebbe assomigliare in parte al fondo previdenziale utilizzato per una pensione integrativa, visto che entrambi hanno come obiettivo quello di aumentare la quantit del capitale gestito, o ridurre il pi possibile le perdite in caso di crisi finanziarie.
In realt sono diversi, in primis per lo scopo dell'investimento.
Se i fondi di una pensione integrativa puntano alla fine a fornire al contraente un reddito aggiuntivo insieme alla pensione pubblica, gli ETF possono essere utili non solo per la crescita del capitale, ma anche per la generazione di un reddito extra.
Altra differenza strutturale tra i due strumenti la flessibilit, Gli ETF sono acquistabili e vendibili ogni giorno durante gli orari di apertura del mercato, potendo cos gestire in tempi celeri tutti i vari eventi borsistici del caso.
Diverso il fondo della pensione integrativa.
Se con gli ETF si pu ritirare su richiesta il capitale (riscatto anticipato) in qualsiasi momento, per i fondi pensione tale mossa pu essere soggetta a penalizzazioni o a restrizioni (riscatto parziale).
Questo dovuto al fatto che il fondo pensione vincolato al raggiungimento dell'et pensionabile: il capitale completo sar quindi disponibile solo al momento del ritiro (salvo altre condizioni contrattuali).
Inoltre, tra i due strumenti ci sono diversi regimi fiscali.
Il fondo di pensione integrativa, oltre ad essere deducibile fino a 5.164,57 euro all'anno, beneficia di un'aliquota agevolata sui rendimenti maturati (20%), pi l'esenzione dal pagamento dell?imposta di bollo.
Diverso il caso degli ETF, che prevedono come imposta sulla plusvalenza un'aliquota del 26%, pi il pagamento dell'imposta di bollo.
Pensione integrativa o EFT: come scegliere al meglio
Detto questo, se si volesse scegliere quale tra i due optare, bisogna prendere in considerazione appunto le differenze sopracitate.
Se il nostro obiettivo quello di sostenere l'assegno previdenziale INPS con un'integrazione, allora meglio investire in un fondo pensione.
Se invece quello di puntare a far crescere i risparmi, meglio investire negli ETF.
E cos nel caso dei rischi. Se si vuole optare per un capitale "garantito" nel lungo periodo, i fondi pensione sono una sicurezza, anche se possono non avere una grande performance.
Se invece si pi propensi al rischio, gli ETF possono essere molto utili, visto che i rendimenti possono essere pi elevati (e cos anche le perdite).
Anche se tutto ci dipende dall'orizzonte temporale.
La flessibilit degli ETF data dal fatto che possono essere utilizzati per investimenti a breve e lungo termine. I fondi pensione prevedono il raggiungimento dell'et pensionale, quindi sono pi "onerosi" per il contraente.
Per, d'altro canto, i fondi pensione sono meglio agevolati a livello fiscale, rispetto agli ETF: un dettaglio da non trascurare in tempi come questi.