Pensione anticipata, se ti ritiri entro il 1° maggio 2025 eviti il peggio: ecco perché

Niccolò Mencucci Niccolò Mencucci - 08/04/2025 10:15

Pensione anticipata, se ti ritiri entro il 1° maggio 2025 eviti il peggio: ecco perché

Meglio uscire il prima possibile, prima che sia troppo tardi.

A causa dell'inevitabile aumento dell'aspettativa di vita, nei prossimi anni i requisiti per andare in pensione diventeranno sempre più stringenti.

Per evitare il peggio, ti conviene fare domanda di (pre)pensionamento il prima possibile, al massimo entro il 1° maggio 2025.

Ma perché proprio entro il 1° maggio? E quali saranno i nuovi requisiti da rispettare in futuro?

Per saperne di più in merito all'argomento, consigliamo di approfondire al meglio la questione con questo video YouTube, con ringraziamento al canale di PAGAMENTI PENSIONI.

Pensione anticipata, ecco perché è meglio se ti ritiri entro il 1° maggio 2025

Come già anticipato giorni fa, a partire dal 2027 dovrebbero entrare in vigore i nuovi requisiti per l’accesso sia alla Pensione di Vecchiaia che a quella Anticipata.

In breve, dal 2027 potrai richiedere la Pensione di Vecchiaia solo se hai compiuto 67 anni e 3 mesi. Invece, se vuoi accedere a quella Anticipata dovrai aver maturato 43 anni e 4 mesi di contribuzione (un anno in meno se sei una lavoratrice).

Pertanto, se maturi nel 2027 i requisiti oggi in vigore, ti toccherà aspettare ancora qualche mese (se tutto va bene).

Per fortuna, se provvedi entro il 1° maggio 2025 a presentare domanda di (pre)pensionamento, potrai uscire con largo anticipo.

La data è infatti il termine ultimo per richiedere lo "scivolo usuranti", una misura che ti consente di andare in pensione prima se perfezioni nel corso del 2026 i seguenti requisiti:

  • 61,7 anni di età (se sei un lavoratore dipendente, altrimenti 62,7 anni se sei autonomo);

  • 35 anni di contribuzione.

In pratica potrai lasciare il lavoro con 4 o 5 anni di anticipo rispetto alla Pensione di Vecchiaia, senza dover accumulare oltre 40 anni di contributi, come invece previsto per la Pensione Anticipata.

Quali sono i requisiti per andare in pensione anticipata entro il 1° maggio 2025

Purtroppo lo "scivolo usuranti" non è per tutti i lavoratori.

Come ribadito dall’INPS nel Messaggio n. 801/2025, puoi accedere allo scivolo solo se hai svolto mansioni particolarmente usuranti, ad esempio l'addetto alla "linea catena", o il conducente di mezzi impiegati nel trasporto pubblico collettivo.

Oppure se hai lavorato su turni per almeno 78 notti all’anno, o se hai prestato attività notturna per tutto l’anno lavorativo.

Se rientri in una di queste categorie, dovrai presentare domanda all'INPS entro e non oltre il 1° maggio 2025, a patto ovviamente di riuscire a perfezionare i requisiti sopramenzionati nel corso del 2026.

Se tutto è in regola, l'ente previdenziale ti riconoscerà il diritto alla pensione anticipata, e ti comunicherà la prima decorrenza utile della pensione.

Attenzione però: se superi la scadenza del 1° maggio 2025, la decorrenza della pensione verrà posticipata. Nello specifico, slitterà di:

  • 1 mese in caso di ritardo inferiore o pari a un mese;

  • 2 mesi in caso di ritardo superiore a un mese e inferiore a 3 mesi;

  • 3 mesi in caso di ritardo pari o superiore a 3 mesi.

Pensione anticipata, quanto prendi con 35 anni di contributi

Uscire prima dal lavoro comporta comunque delle conseguenze, in particolare per quanto riguarda l'importo finale dell'assegno previdenziale.

Ritirandoti nel 2026 a 61,7 (o 62,7) anni, potresti subire una riduzione importante dell'importo della pensione a causa dei coefficienti di trasformazione.

Questi coefficienti "trasformano" i contributi versati durante la carriera nell'assegno finale, partendo dall'età di uscita.

In breve, se ti ritiri a un’età avanzata, il coefficiente sarà alto, il che ti garantirà un assegno più consistente. Al contrario, se esci prima, il coefficiente sarà basso, riducendo l’importo della pensione.

Ad esempio, se hai uno stipendio finale di 1.500 euro, ritirandoti prima dal lavoro ti ritroveresti con una pensione di circa 900 euro al mese (lordi). Uscendo invece a 67 anni, potresti ricevere una pensione di 1.050 euro al mese.

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