Malgrado tagli agli aumenti e nuovi ricalcoli, la pensione nel 2025 non sarà alla fine un vero e proprio dramma.
Infatti, potrai anche il prossimo anno ritirarti dal lavoro ad un'età abbastanza giovane, tipo a 59 anni.
Ovviamente per uscire a un'età del genere dovrai raggiungere tutta una serie di requisiti, in alcuni casi abbastanza stringenti.
Vediamo infatti come andare in pensione a 59 anni, e quali requisiti bisogna maturare, soprattutto a livello di contribuzione.
Per saperne di più in merito all'argomento, consigliamo di approfondire al meglio la questione con questo video YouTube, con ringraziamento al canale Tutto e di Piu'.
Pensione a 59 anni, le soluzioni previste nel 2025
Per uscire a 59 anni nel 2025 dovrai intanto controllare la numerosità di anni contributivi maturati in tutta la tua carriera.
E questo perché diverse uscite previdenziali richiedono almeno 35 anni di contributi per ritirarsi prima.
Nel caso delle uscite con possibilità di ritiro a 59 anni, si va dai 35 anni di Opzione Donna ai 41-42 anni e 10 mesi della Pensione Anticipata Fornero.
Nel caso di Opzione Donna, avere 35 anni di contributi ti permetterà di uscire a 61 anni se non hai figli a carico presenti nel nucleo familiare. Se invece ne hai 2, potrai avere uno sconto di 2 anni, così da uscire a 59 anni. Ovviamente se rientri nelle categorie sociali previste per Opzione Donna.
Nel caso della Pensione Anticipata Fornero, dovrai avere 41 anni e 10 mesi se sei una lavoratrice, o 42 anni e 10 mesi se sei un lavoratore.
Altre alternative per uscire a 59 anni purtroppo non ci sono, almeno non per la maggior parte dei lavoratori.
Per alcuni lavoratori è possibile uscire anche prima dei 59 anni, ma solo se si soffre di gravi patologie, tipo la cecità.
Oppure se è stata sottoscritta una R.I.T.A. (Rendita Integrativa Temporanea Anticipata) in modo da potersi ritirare anche 10 anni prima della Vecchiaia, a patto di rispettare i seguenti requisiti.
Pensione a 59 anni, occhio all'assegno con i nuovi coefficienti
Contributi a parte, anche il montante è essenziale se vuoi uscire a 59 anni con un buon assegno previdenziale. Purtroppo andare in pensione così presto comporta un calcolo non molto generoso.
E questo anche per via dei nuovi coefficienti di trasformazione per il biennio 2025-2026.
Andando a vedere la lista pubblicata dal Ministero, se esci nel 2025 a 59 anni dovrai sorbirti un coefficiente del 4,419%, mentre quest'anno è del 4,493%.
Tradotto in assegno, partendo da un montante contributivo "medio" di 120mila euro, avresti nel 2025 a malapena 400 euro, mentre nel 2025 avresti 415 euro circa.
In questo caso, o accumuli più contributi, o esci più tardi.
Nel primo caso, raddoppiando il montante in questione e portandolo a 240mila euro, avresti nel 2025 un assegno da 815 euro, circa 15 euro in meno rispetto ai 830 euro dell'uscita nel 2024.
Invece, uscendo a 67 anni con lo stesso montante, potresti avere tra i 527 e i 538 euro.
Pensione a 59 anni, ma conviene davvero?
Andare in pensione a 59 anni può non essere il massimo della convenienza se l'assegno si riduce a qualche centinaio di euro, nonostante 35 e passa anni di contributi versati.
A conti fatti, è più una soluzione che conviene a chi ha versato contributi sostanziosi, e non tanto per quanto riguarda la numerosità degli anni, quanto per il cumulo stesso degli euro nel montante.
Anche se cambierebbe poco pure con un montante abbastanza importante da 240mila euro: a malapena matureresti un assegno da 800 euro!
Purtroppo uscire a 59 anni o ancora più prima diventa sempre più difficile man mano che gli anni passano.
Con l'aspettativa di vita che aumenta sempre di più nel corso degli anni, lo Stato cerca di ridurre gli oneri previdenziali. E non solo riducendo gli aumenti dovuti in sede di perequazione, ma anche limitando le uscite anticipate, rendendole sempre più sconvenienti.