Pensione, anche nel 2025 ci si può ritirare con 3 anni di anticipo: ecco come

04/11/2024 10:15

Pensione, anche nel 2025 ci si può ritirare con 3 anni di anticipo: ecco come

Perché ritirarsi a 67 anni quando nel 2025 si può andare in pensione anche a 64 anni, se non ancora più prima.

Infatti, pure il prossimo anno molti contribuenti potranno fare domanda di prepensionamento, in modo da uscire anche 3 anni prima rispetto alla Pensone di Vecchiaia.

Ma, come sempre, bisogna avere dei requisiti specifici, altrimenti toccherà attendere l'età per la Pensione di Vecchiaia.

Vediamo come fare, e quali requisiti sono previsti.

Per saperne di più in merito all'argomento, consigliamo di approfondire al meglio la questione con questo video YouTube, con ringraziamento al canale di Tutto e di Piu'.

Pensione, come ritirarsi con 3 anni di anticipo nel 2025

Ci sono quattro modi per ritirarsi con 3 anni di anticipo.

Il primo è quello di maturare i requisiti della Pensione Anticipata Fornero, che permette il prepensionamento una volta raggiunti 41-42 anni e 10 mesi di contributi.

Altrimenti, come seconda opzione, è possibile ritirarsi a 63 anni e 5 mesi con Ape Sociale. Ricordiamo che per aderire all'Ape Sociale bisognerà non solo maturare dai 30 ai 36 anni di contributi, ma anche rientrare nelle categorie lavorative e sociali previste dall'INPS.

Una terza soluzione è quella di maturare i requisiti di Opzione 84, (nota come Pensione Anticipata Contributiva), che prevede 64 anni d'età e almeno 20 anni di contributi versati, ma a fronte di un assegno minimo (da maturare) che va da 2,6 a 3 volte il trattamento minimo.

Altrimenti, come quarta e ultima opzione, c'è quella della Pace Contributiva. Non si tratta di una pensione anticipata come le precedenti, ma di una possibilità per arricchire la propria quota contributiva, così da poter andare in pensione ancora più prima.

In breve, se si hanno contributi versati dal 1 gennaio 1996, si potranno coprire fino a 5 anni di buchi contributivi attraverso un versamento unico o a rate. In questo modo, il numero degli anni contributivi aumenterà, e anche il montante su cui calcolare l'assegno finale.

Pensione, a quanto ammonta l'assegno nel 2025

La numerosità degli anni contributivi, e anche il calcolo applicato, possono far maturare un assegno ora ricco, ora davvero "minimo".

Simuliamo l'uscita di un dipendente con 30mila euro di reddito annuo: nel suo caso, l'anno contributivo sarebbe di circa 10mila euro circa (il 33% dell'aliquota).

Se il dipendente in questione ha sempre versato questa cifra ogni anno, con 42 anni di contributi avrebbe teoricamente un montante di 420mila euro. Uscendo 3 anni prima della Pensione di Vecchiaia (ovvero a 64 anni), avrebbe un assegno finale di circa 1.500 euro netti al mese.

Con meno contributi, potrebbe aderire in alternativa ad Ape Sociale: avrebbe però un montante da 300mila a 360mila euro, quindi poco più di 1.200 euro di assegno finale.

Se invece uscisse solo con Quota 84, l'assegno non sarebbe un granché, visti i soli 20 anni di contributi richiesti: arriverebbe infatti a poco più di 700 euro.

E data la richiesta di un assegno tra 2,6 e 3 volte il trattamento minimo (ovvero tra 1.400 e 1.600 euro), il dipendente in questione sarebbe costretto a:

  • ?

    raddoppiare l'importo previsto per l'anno contributivo;

  • ?

    versare altri 20 anni con la stessa cifra di sopra per raggiungere le soglie in questione.

Pensione, conviene davvero ritirarsi prima nel 2025?

A conti fatti, andare in pensione anticipata nel 2025 conviene soltanto se si aderisce ad alcune delle sopraccitate opzioni anticipatorie, altrimenti il gioco non vale affatto la candela.

In particolare, conviene aderire alle uscite che ancora prevedono il calcolo misto-retributivo, almeno per ritrovarsi con un assegno più sostanzioso, come ad esempio Ape Sociale e la Pensione Anticipata Fornero.

Addirittura, per chi ha più di 40 anni di contributi, l'uscita ideale rimarrebbe quella della Fornero, anche se dal prossimo anno si potrebbe rischiare una finestra mobile di 6-7 mesi.

Se però ci mancano i contributi per uscire, anche con soli 20 anni, allora è meglio richiedere la pace contributiva. Se non altro, ha il vantaggio della deducibilità a fini fiscali (ma non della detraibilità).

In alternativa (anche se non c'è ancora ufficialità), si potrebbe ricorrere al cumulo previdenziale utilizzando un apposito fondo pensioni privato, sempre se si è provveduto anni prima ad aprirlo.

#NM

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