Pensione a rischio per questi lavoratori: in futuro potrebbero andarci a 73 anni

Niccolò Mencucci Niccolò Mencucci - 30/04/2025 10:15

Pensione a rischio per questi lavoratori: in futuro potrebbero andarci a 73 anni

Attualmente i lavoratori possono andare in pensione a 67 anni, o in certi casi addirittura a 70 anni.

Per alcuni, però, il futuro potrebbe rivelarsi ancora più gravoso: qualora venisse approvata una proposta recentemente presentata in Parlamento, questi lavoratori potrebbero andare in pensione addirittura a 73 anni.

Vediamo meglio cosa sta succedendo, e chi rischia di andare in pensione così tardi.

Per saperne di più in merito all'argomento, consigliamo di approfondire al meglio la questione con questo video YouTube, con ringraziamento al canale di La Notte Online.

Pensione a 73 anni, nuovo limite di accesso per questi lavoratori

Secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore, la Camera dei Deputati ha recentemente approvato un emendamento al decreto-legge 25/2025, recante disposizioni urgenti in materia di reclutamento e funzionalità delle pubbliche amministrazioni.

In sostanza, l'emendamento prevede che:

"[...] al fine di far fronte alle esigenze del Servizio sanitario nazionale e di garantire i livelli essenziali di assistenza, in assenza di offerta di personale medico convenzionato collocabile, le aziende del Servizio sanitario nazionale, sino al 31 dicembre 2026, possono prorogare, con il consenso degli interessati e comunque non oltre un anno successivo al raggiungimento del limite di età [...], il rapporto con il personale medico in regime di convenzionamento con il Servizio sanitario nazionale".

E dato che il limite di età è fissato a 72 anni, come stabilito dall?articolo 4, comma 9.octiesdecies, del decreto-legge 198/2022 (convertito, con modifiche, dalla legge 14/2023), i medici in convenzione con il SSN potrebbero, di fatto, rimanere in servizio fino ai 73 anni.

Tutto ciò li renderebbe una delle categorie di lavoratori con la soglia di pensionamento più elevata in Italia.

Pensione a 73 anni, in quali casi è prevista

Fortunatamente, la pensione a 73 anni non sarà obbligatoria.

Come precisa la nota, servirà comunque "il consenso degli interessati" per portare l'uscita a 73 anni.

Inoltre, questa possibilità di prorogare il rapporto varrà fino al 31 dicembre 2026, e solo in "assenza di offerta di personale medico convenzionato collocabile".

In pratica una situazione abbastanza simile a quella già prevista oggi per i dipendenti della Pubblica Amministrazione, che in alcuni casi possono restare in servizio fino ai 70 anni.

Pensione a 73 anni, un possibile destino per molti altri lavoratori

Oltre ai medici, anche chi ha iniziato a lavorare da poco potrebbe (un domani) rischiare di andare in pensione così tardi.

Nei prossimi decenni l?aspettativa di vita è destinata a crescere sensibilmente, il che porterà l'INPS ad alzare i requisiti anagrafici per accedere alla Pensione di Vecchiaia (e anche quelli contributivi per l?Anticipata).

La normativa attuale, infatti, prevede che all?aumentare della speranza di vita crescano anche i requisiti anagrafici per la pensione di vecchiaia (e a sua volta quelli contributivi per l?anticipata).

Come già anticipato tempo fa, a meno di un improbabile crollo della speranza di vita, i giovani lavoratori di oggi rischiano concretamente di dover lavorare fino ai 73 anni entro il 2070.

Anche se molto dipenderà dall?età di ingresso nel mondo del lavoro.

Per esempio, i lavoratori della Generazione Y (1981-2000) potrebbero arrivare alla pensione a 69 anni se riuscissero a maturare tutti i contributi previsti. In caso contrario, l?uscita slitterebbe a 73 anni.

Ancora più lontana la soglia per i lavoratori appartenenti alla Generazione Z (2000-2010), che rischiano di dover attendere 71 anni e 4 mesi, o addirittura 75 anni e 8 mesi in caso di bassa contribuzione.

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