Opzione Donna 2024 di nuovo sotto i riflettori. La formula di pensione che permette l’uscita anticipata dal mondo del lavoro alle lavoratrici dai 61 anni di età e con alle spalle 35 anni di contributi, anche economicamente in difficoltà, sottoposta a regole più stringenti dopo l’entrata in vigore della Legge di Bilancio 2024, torna a far parlare di sé con una circolare INPS che fornisce nuovi chiarimenti sulle modalità di presentazione delle domande, le tempistiche e le date di pagamento degli importi spettanti.
Prima di scoprire insieme il calendario completo dei pagamenti INPS stilato tenuto conto delle diverse categorie di lavoratrici a cui la misura si rivolge, i requisiti e gli ultimi aggiornamenti al riguardo, vi lasciamo alla visione della video-guida di RadioUCI Redazione sulla misura.
Opzione Donna 2024, quando scatta il pagamento? Il calendario completo
Le date degli accrediti della formula di pensione anticipata in questione variano da beneficiario a beneficiario.
L’INPS ha individuato diversi giorni di liquidazione a seconda delle lavoratrici destinatarie della misura, come riporta la circolare emessa il 6 giugno 2024.
Ecco il calendario completo dei pagamenti di Opzione Donna 2024 stilato in ordine cronologico:
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febbraio 2024 – per le lavoratrici dipendenti e autonome;
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dal 1°settembre 2024 – riceveranno gli importi spettanti le lavoratrici dipendenti appartenenti al settore scuola;
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dal 1°novembre 2024 – per le lavoratrici del settore arti Afam (Alta formazione artistica, musicale e coreutica);
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dalla data di presentazione della domanda – per dipendenti di diversi settori (pubblico, Poste, aziende elettriche).
Opzione Donna 2024, i requisiti
Dopo aver visto il calendario dei pagamenti di Opzione Donna 2024, andiamo a dare una rispolverata ai requisiti da possedere per ottenere il riconoscimento della pensione anticipata, primo fra tutti quello anagrafico.
Oltre all’età contributiva di 35 anni, l’accesso ad Opzione Donna è vincolato al raggiungimento del 61esimo anno di età delle donne lavoratrici, uno in più rispetto a quello fissato lo scorso anno, quando si poteva ottenere il riconoscimento della misura con dai 60 anni.
Un innalzamento, quello della soglia anagrafica, che ha inevitabilmente portato ad una riduzione del numero degli assegni liquidati quest’anno rispetto al 2023.
Il nuovo limite anagrafico (61 anni) si riduce di un anno (60 anni) solo nel caso di figli a carico di età inferiore ai 3 anni, fermo restando tutti gli altri requisiti già stabiliti dalla Legge di Bilancio 2023, come ribadito nella circolare INPS.
Altri requisiti aggiuntivi
L’età anagrafica e quella contributiva non sono le uniche condizioni da rispettare per richiedere e beneficiare della pensione anticipata.
Opzione Donna 2024 è accessibile alle lavoratrici nel rispetto dei seguenti requisiti:
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se prestano assistenza da più di 6 mesi al coniuge, parte dell’unione civile o parente di 1° grado convivente con un handicap grave, secondo quanto disposto dall’art.
3 della Legge 104;
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se prestano assistenza ad un parente o un affine di 2°grado convivente nei casi in cui il coniuge, il genitore o parte dell’unione civile del soggetto con un handicap grave abbiano raggiunto i 70 anni, qualora soffrano di malattie invalidanti, se morti o assenti;
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se hanno subito una riduzione della capacità lavorativa, accertata da specifiche Commissioni per il riconoscimento dell’invalidità civile dal 74% in su;
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se dipendenti o licenziate da imprese dove risulta avviato un tavolo di confronto per mediare alla crisi d’azienda presso la struttura per la crisi d’impresa.