Da ormai due anni l'Opzione Donna diventata per le lavoratrici un'uscita anticipatoria molto problematica, anzi un vero e proprio limbo.
Non tanto per i requisiti, quanto per le limitazioni previste per l'accesso, come ad esempio la questione del cumulo reddituale.
Questo e altri sono i vari aspetti controversi di questa misura, e per fortuna l'INPS ha voluto far chiarezza in merito con delle apposite Circolari.
Vediamo infatti come funziona la misura su certi punti, e a cosa stare attenti.
Se vuoi saperne di pi in merito all'argomento, ti suggerisco di approfondire al meglio la questione con questo video YouTube, con ringraziamento al canale Io Investo.
Opzione Donna 2024, l'INPS precisa alcuni aspetti controversi
Per le lavoratrici che vogliono avere sia la pensione da Opzione Donna 2024, sia un reddito da lavoro, magari come consulente o semplice autonomo, purtroppo non c' una risposta precisa.
Ad oggi per Opzione Donna 2024 non c' il blocco tassativo dell'accumulo dei redditi: la stessa norma non esprime in maniera chiara l'incumulabilit dei redditi, come in altri casi (es.
Quota 103 o Ape Social).
Nonostance ci, l'interpretazione rimane aleatoria: se si volesse essere rigidi, Opzione Donna non dovrebbe prevedere il cumulo reddituale, perch previsto il calcolo contributivo.
Ma parliamo comunque di una norma sperimentale, introdotta nel 2004, e poi istituita per tutte le lavoratrici dal 2019.
In linea teorica, non si tratterrebbe di una pensione conseguita nel regime contributivo puro, come quelle post Riforma Dini del 1995.
Per senza un chiarimento del legislatore in merito, l'unica sicurezza in fatto di cumulabilit di redditi nell'integrazione col trattamento minimo (si veda Circolare 219/2013).
Che, ricordiamo, non prevista se si esce con una pensione anticipata calcolata su sistema contributivo puro.
Altro aspetto controverso la questione dell'et anagrafica.
Data l'assenza di modifiche in merito all'uscita "speciale" per le lavoratrici licenziate o di aziende in crisi nella Legge di Bilancio 2024, varrebbero per quest'anno le condizioni gi previste nella Legge di Bilancio 2023, come confermato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali: uscita garantita a 59 anni, a prescindere dal numero dei figli.
Di contro, se caregiver o con invalidit pari o superiore al 74%, non sembra sia possibile beneficiare di quest'uscita speciale: toccher uscire a 61 anni, se non si hanno figli a carico.
Opzione Donna 2024, il cumulo di redditi delle altre pensioni
Rimanendo sul problema del cumulo dei redditi, il decreto legge 112/2008 lo rende possibile solo per alcune uscite previdenziali, quali:
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pensione di anzianita' (ex sistema misto/retributivo),
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Nulla da fare per tutte quelle maturate col sistema contributivo, ovvero con entrata al lavoro successiva al 31 dicembre 1995.
Solo con questi requisiti si pu avere il cumulo della pensione con i redditi da lavoro:
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60 anni di et se donna o 65 anni se uomo;
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40 anni di contribuzione.
Altra condizione, sottolineata nella Circolare INPS 108/2008 e nell'art.
19 del DL 112/08, il fatto di avere 35 anni di contributi
"[...] al raggiungimento dei requisiti di et anagrafica indicati nella Tabella A allegata alla legge (appunto il DL 112/08)".
Pertanto, in caso di quota 100, 102 e 103, a priori preclusa la possibilit di cumulare l?assegno previdenziale con il lavoro.
Proprio in questi casi, si dovr dichiarare all?INPS eventuali redditi da lavoro, sia dipendente che autonomo.
Inoltre, segnala l'INPS nel comunicato del 30 gennaio, l'incumulabilit con la pensione anticipata prevista a partire dal primo giorno nel quale scatta il trattamento previdenziale.
E tale blocco dura fino alla maturazione della Vecchiaia.
Unica possibilit rimarrebbe quella del reddito occasionale, non oltre i 5mila euro lordi l'anno, come precisa la Circolare INPS 11/2019.
Opzione Donna 2024, quanto prende una donna con 35 anni di contributi
La questione controversa dei redditi da cumulo per le pensionate con Opzione Donna 2024 non cos campata in aria.
In una recente analisi condotta dal Corsera, si notato come le lavoratrici possono rischiare un assegno pi contenuto, anche per via del calcolo non favorevole dovuto al ricalcolo contributivo.
Si stima infatti un calo addirittura del 50% per le donne autonome, ed un calo registrato anche in molte altre uscite anticipatorie, specie se prevedono un anno in meno di contributi rispetto al lavoratore uomo (es.
Pensione Anticipata Fornero).
Ma quanto si prende alla fine?
Facendo un calcolo semplice con la contributiva come metodo, la lavoratrice con 346.500 euro di montante contributivo accumulato in 35 anni di contributi, avrebbe all'uscita un coefficiente di trasformazione del 4,289%.
A conti fatti, sarebbero circa 14.860 euro all'anno di pensione, ovvero 1.143 euro lordi.
E lo stipendio iniziale? Facendo il calcolo inverso, ovvero basandoci sul montante, si avrebbe circa 30mila euro lordi: 2.307 euro lordi.