La società OMER S.p.A., attiva nel settore della componentistica e arredi interni per mezzi di trasporto ferroviario, ha analizzato i dati gestionali dei primi nove mesi del 2023, che indicano una crescita dei principali indicatori economici. Il portafoglio ordini è cresciuto del 12% rispetto all'anno precedente, mentre il soft backlog si attesta a circa 242 milioni di Euro, confermando la validità delle scelte intraprese dal management. La società è fiduciosa che questa tendenza positiva continuerà, grazie agli investimenti in Europa e negli Stati Uniti nel settore ferroviario. OMER proseguirà nelle attività di ricerca e sviluppo e negli investimenti per aumentare la capacità produttiva e migliorare costantemente le prestazioni aziendali.
Il Valore della Produzione è di circa 47,6 milioni di Euro, in aumento del 7% rispetto all'anno precedente. Questo incremento è dovuto sia all'aumento dei volumi di produzione per soddisfare la crescita degli ordini, sia al riconoscimento di parte delle revisioni dei prezzi concordate con i clienti. Nel corso dei nove mesi, il Gruppo ha continuato a lavorare sui contratti acquisiti negli anni precedenti, in particolare per i clienti dei gruppi Hitachi e Alstom. L'EBITDA è di circa 9,4 milioni di Euro, con un aumento del 16% rispetto ai primi nove mesi del 2022, e un margine EBITDA (rapporto tra EBITDA e Valore della Produzione) di circa il 20%, in aumento rispetto al 18% del 2022.
Questi risultati positivi sono in linea con quelli già registrati nella semestrale del 2023, considerando che il costo dei principali fattori produttivi è ancora sensibilmente superiore ai valori precedenti al conflitto Russo-Ucraino. Il costo dell'energia è diminuito negli ultimi mesi, sia in termini di tariffa di acquisto che grazie all'operatività dell'impianto fotovoltaico installato ad inizio 2023, che ha ridotto del 40% il consumo del Plant B rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Tuttavia, si è verificato un aumento dei costi del lavoro, dovuto sia all'incremento delle risorse sia all'aumento del costo medio procapite contrattuale e alla fine di alcuni sgravi contributivi.
La Posizione Finanziaria Netta consolidata del Gruppo è positiva, pari a circa 14,7 milioni di Euro, con una riduzione di circa 2,2 milioni di Euro rispetto al 30 giugno 2023. Questa riduzione è principalmente dovuta al pagamento delle imposte sui redditi del 2022 e alla normale dinamica di pagamenti e incassi. Il backlog è di 130 milioni di Euro, in crescita del 12% rispetto al 31 dicembre 2022, mentre il soft backlog è pari a 242 milioni di Euro.
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