Obbligo POS 2022: attenzione alle nuove regole

15/06/2022 11:10

Obbligo POS 2022: attenzione alle nuove regole

Dotarsi di un POS diventa obbligatorio in modo da poter accettare il pagamento con moneta elettronica. Vediamo che cosa si rischia se non ci si adegua e se ci sono delle eccezioni alla normativa.

Obbligo POS 2022: sanzioni per chi non si adegua

Imprese, commercianti e studi professionali dovranno dotarsi, entro il 30 giugno, del POS per consentire il pagamento tramite moneta elettronica.

Il Governo ha tuttavia anticipato l’entrata in vigore delle sanzioni al primo luglio 2022 anziché al 1° gennaio 2023 per gli esercenti che si rifiuteranno di accettare i pagamenti elettronici.

Ma quali sono le sanzioni previste? La normativa introduce una sanzione di 30 euro più il 4% del valore della transazione ed è applicabile a tutte le categorie professionali citate in precedenza.


La nuova norma prevede anche che non esista alcuna soglia minima di pagamento al di sotto della quale non scatti la sanzione il che significa, in sostanza, l’accettazione di qualsiasi tipo di importo pena appunto la comminazione della una sanzione.

L’obbligo di accettare il pagamento con il POS non vale nei casi di oggettiva impossibilità tecnica e in questo caso si applica il pagamento della sanzione in forma ridotta.

Obbligo POS 2022: oltre alle sanzioni esistono le agevolazioni

Per incentivare chi non si è messo in regola e farlo entro la data prevista il Governo ha messo a disposizione tre agevolazioni:

  • Credito d’imposta del 100% fino al 30 giugno e del 30% a luglio sulle commissioni relative a pagamenti con Pos;

  • Tre percentuali di Credito d’imposta per l’acquisto, il noleggio e l’utilizzo di Pos collegati ai registratori di cassa così ripartite:
    1) 70% per le attività con ricavi e compensi non superiori a 200.000 euro;
    2) 40% per le attività con ricavi e compensi superiori a 200.000 e fino a 1.000.000 di euro; 3) 10% per le attività con ricavi e compensi superiore a 1 milione e fino a 5 milioni di euro;

  • Credito d’imposta per l’acquisto di apparecchiature all’avanguardia che consentano contestualmente la memorizzazione e la trasmissione telematica dei dati.

    L’importo massimo erogabile sarà di 320 euro nella misura del:

1)100% per soggetti con ricavi e compensi non superiori a 200.000 euro;

2) 70% per i soggetti con ricavi e compensi superiori a 200.000 e fino a 1.000.000 di euro;
3) 40% per soggetti con ricavi e compensi superiori a 1 milione e fino a 5 milioni di euro.

 

@Foto articolo

Le informazioni contenute in questo sito non costituiscono consigli né offerte di servizi di investimento. Leggi il Disclaimer »

Argomenti

Bank