Nvidia, il gigante americano produttore di microchip, ha registrato ricavi record nel suo ultimo rapporto trimestrale, grazie alla crescente domanda di chip per l'intelligenza artificiale. I ricavi hanno raggiunto i 39,3 miliardi di dollari, con un incremento del 78% in confronto allo stesso periodo dell'anno precedente.
Tuttavia, le tensioni commerciali generate dall'amministrazione di Donald Trump e le incertezze relative a Taiwan potrebbero rappresentare dei fattori di rischio per l'azienda.
Le trimestrali in dettaglio
Nel quarto trimestre del 2024, Nvidia ha conseguito un fatturato record di 39,33 miliardi di dollari, un incremento del 78% rispetto al corrispondente periodo del 2023. Questi numeri, pubblicati il 26 febbraio 2025, hanno superato le aspettative degli analisti, che prevedevano un fatturato di 38,1 miliardi di dollari. L'utile netto è cresciuto dell'80% a 22 miliardi, e l'utile per azione ha raggiunto gli 89 centesimi.
La crescita più rilevante si è verificata nei data center, con un fatturato di 35,6 miliardi di dollari, un incremento del 93% rispetto all'anno precedente. Anche le previsioni per il trimestre attuale sono positive e superiori alle aspettative, con ricavi previsti per 43 miliardi di dollari, rispetto ai 42 miliardi previsti dagli analisti.
Fattori di rischio
Nonostante questi risultati positivi, ci sono diversi fattori di rischio per Nvidia. Uno di questi è la guerra commerciale avviata da Donald Trump, il quale ha minacciato l'imposizione di dazi sui chip fino al 100%, che potrebbero influenzare i prodotti realizzati da Nvidia in Asia.
Inoltre, la questione di Taiwan rappresenta un ulteriore elemento di incertezza. Nvidia collabora con Tsmc, una delle più grandi aziende produttrici di semiconduttori al mondo, per la produzione dei suoi prodotti. Tuttavia, Taiwan è al centro di una disputa tra la Cina e l'Occidente, e qualsiasi cambiamento in questa situazione potrebbe avere ripercussioni sulla produzione di Nvidia.
L'opinione del CEO
Il CEO di Nvidia, Jen-Hsun Huang, ha recentemente annunciato l'intenzione di sviluppare un centro di ricerca e sviluppo a Taiwan. Tuttavia, la posizione dell'amministrazione USA riguardo alla questione Cina-Taiwan rimane incerta. Trump, alla sua prima riunione governativa, ha evitato di prendere una posizione chiara, limitandosi a dire che il rapporto con la Cina sarà "molto buono".
(Redazione)