Nuovo governo in Spagna: la composizione del nuovo parlamento

Pedro Sánchez è stato eletto da una maggioranza di deputati del parlamento spagnolo per formare un nuovo governo, ponendo fine a quattro mesi di stallo politico a Madrid. Il premier 51enne ha ottenuto voti favorevoli da ogni gruppo di sinistra e separatista, ottenendo il sostegno di 179 deputati su 350. Tutti e sette i deputati del partito separatista catalano Junts, così come l'unico rappresentante della Coalizione Canaria, hanno votato a suo favore. Come previsto, i 171 deputati appartenenti al partito di Feijóo e al gruppo di estrema destra Vox, così come l'Unione Popolare Navarrese conservatrice, hanno votato contro il candidato socialista. La vittoria di Sánchez in parlamento conclude un periodo di turbolenza politica iniziato a maggio, quando il leader socialista ha indetto elezioni anticipate dopo che il suo partito ha subito pesanti perdite nelle elezioni regionali e locali. Dopo una dura campagna, gli elettori hanno risposto all'appello di Sánchez eleggendo un parlamento in cui né i blocchi politici di sinistra né quelli di destra hanno ottenuto la maggioranza. Sánchez ha subito compreso la necessità di ottenere il sostegno dei partiti separatisti e ha iniziato a negoziare accordi di sostegno con ciascuno di essi. Il più complesso è stato quello con il partito Junts, controllato dall'ex presidente catalano Carles Puigdemont, che ha chiesto un'amnistia per le persone perseguite per azioni legate al movimento indipendentista. La proposta di amnistia ha suscitato la protesta di centinaia di migliaia di spagnoli e ha messo in evidenza le profonde tensioni che persistono nel paese. Durante l'acceso dibattito che ha preceduto il voto, il leader del Partito Popolare, Feijóo, ha accusato Sánchez di "corruzione politica" per aver stretto accordi "contrari all'interesse generale". Sánchez, tuttavia, ha replicato che la proposta legislativa favorisce una maggiore unità nazionale attraverso il "dialogo e il perdono". Sánchez intende formare un governo di minoranza con la coalizione di estrema sinistra Sumar. È previsto che sarà insediato dal re Felipe VI di Spagna venerdì e passerà il fine settimana a definire i nomi dei ministri del suo gabinetto. Nonostante le grandi differenze ideologiche tra i suoi sostenitori, Sánchez afferma di voler servire un mandato pieno di quattro anni.

(Redazione)