NoiPA, gli arretrati del CCNL 2022-2024 spettano anche ai pensionati INPS? Ecco la verità

Benna Cicala Benna Cicala - 14/03/2025 08:00

NoiPA, gli arretrati del CCNL 2022-2024 spettano anche ai pensionati INPS? Ecco la verità

Con l’arrivo dello stipendio NoiPA di marzo 2025, molti dipendenti pubblici riceveranno gli arretrati previsti dal CCNL Funzioni Centrali 2022-2024, grazie al rinnovo contrattuale sottoscritto a gennaio 2025. 

Questo adeguamento salariale riguarda oltre 190.000 lavoratori tra ministeri, agenzie fiscali ed enti pubblici non economici, e comporterà un incremento della retribuzione mensile. 

Gli aumenti saranno visibili nel cedolino di marzo, mentre gli arretrati verranno erogati con un’emissione speciale prevista entro la fine del mese. Tuttavia, resta il dubbio per coloro che sono andati in pensione negli ultimi anni: anche i pensionati INPS potranno beneficiare degli arretrati NoiPA? 

Analizziamo nel dettaglio la situazione e scopriamo tutta la verità in merito. Prima però vi lasciamo al video YouTube di Informazione Fiscale su come cambia la busta paga degli statali dopo il rinnovo del CCNL.

NoiPA, chi riceverà gli arretrati del CCNL 2022-2024 e cosa succede ai pensionati INPS

Da inizio marzo, i dipendenti pubblici gestiti da NoiPA hanno già avuto la possibilità di visionare il proprio cedolino, con l’adeguamento previsto dal nuovo Contratto Funzioni Centrali 2022-2024

Gli aumenti salariali, applicati a partire da gennaio 2022, verranno accreditati con il pagamento di marzo, mentre gli arretrati saranno versati con un’emissione speciale. L’aggiornamento stipendiale ha suscitato grande interesse tra il personale, specialmente tra coloro che sono andati in pensione negli ultimi anni e si chiedono se anche a loro spettino gli arretrati previsti dal contratto.

È importante chiarire che il pagamento diretto degli arretrati NoiPA riguarda esclusivamente il personale ancora in servizio. 

Chi è stato collocato in quiescenza tra il 2022 e il 2024 non riceverà il pagamento arretrato sul proprio cedolino NoiPA. Questo significa che il personale andato in pensione il 1° settembre 2022, il 1° settembre 2023 e il 1° settembre 2024 non vedrà l’accredito automatico degli arretrati NoiPA. Anche i supplenti brevi e coloro con contratto fino al 30 giugno 2025 o al 31 agosto 2025 sono esclusi dagli arretrati erogati con l’emissione speciale di marzo.

INPS, chi può ottenere il ricalcolo pensionistico per ottenere gli arretrati NoiPA

Come abbiamo appena detto, ai pensionati non spettano gli arretrati erogati da NoiPA. Nonostante ciò è possibile ottenere gli arretrati attraverso il ricalcolo pensionistico INPS

Il rinnovo contrattuale ha effetto retroattivo, il che significa che gli aumenti salariali previsti dal CCNL 2022-2024 devono essere considerati nel calcolo della pensione. 

Questo diritto riguarda tutti coloro che hanno prestato servizio nel periodo coperto dal contratto e sono poi andati in pensione. Di conseguenza, chi ha cessato il servizio tra il 1° gennaio 2022 e il 31 dicembre 2024 ha diritto a un adeguamento dell’importo pensionistico e al riconoscimento degli arretrati INPS.

Il calcolo della pensione dunque viene aggiornato considerando gli stipendi maggiorati del triennio 2022-2024

Poiché gli aumenti contrattuali devono essere applicati retroattivamente, la retribuzione percepita in quegli anni incide sull’importo pensionistico. Questo implica che l’INPS deve rivalutare gli importi versati ai pensionati che rientrano in questa casistica, garantendo loro il corretto adeguamento della pensione e il pagamento degli arretrati spettanti. Si deve procedere in buona sostanza al ricalcolo della pensione.

Come richiedere il ricalcolo 

Per ottenere gli arretrati NoiPA attraverso il ricalcolo della pensione INPS, è necessario seguire una procedura specifica. 

Prima di tutto, chi è andato in pensione nel triennio 2022-2024 deve verificare se il proprio periodo di servizio rientra negli anni coperti dal CCNL Funzioni Centrali 2022-2024. Questo controllo può essere effettuato direttamente con la propria ex amministrazione di appartenenza, ad esempio attraverso le segreterie scolastiche per il personale della scuola.

Una volta verificata la propria posizione, è possibile inoltrare la richiesta di ricalcolo della pensione all’INPS. La domanda può essere presentata direttamente attraverso il portale online dell’INPS, accedendo con SPID, CIE o CNS. In alternativa, è possibile rivolgersi a un CAF o a un consulente previdenziale per ottenere assistenza nella compilazione della richiesta.

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