Nikkei 225: più di 34 anni per rivedere la luce

22/02/2024 18:26

Nikkei 225: più di 34 anni per rivedere la luce

Il Nikkei 225 supera i massimi di fine anni '80

Alla fine è successo. L'indice principale del mercato azionario giapponese, il Nikkei 225, stanotte ha superato i livelli raggiunti alla fine degli anni '80 toccando un nuovo massimo storico.
La borsa nipponica ha impiegato un tempo record, in senso negativo, per segnare nuovi record (ci concediamo un gioco di parole). Il precedente massimo storico era infatti stato raggiunto il 29 dicembre, ultima seduta del 1989, a 38957,44 punti, con chiusura di seduta a 38915,87.

Oggi, oltre 34 anni dopo, l'indice ha toccato nel finale il nuovo record a 39156,97 punti, per poi terminare poco sotto a 39098,68.

Il record cui accennavamo sopra è proprio questo: più di 34 anni per riemergere dalla palude ventennale in cui il mercato azionario giapponese è rimasto invischiato prima di reagire e iniziare la lunga rincorsa coronata oggi da successo. I 34 anni per il riscatto stracciano nettamente gli oltre 25 occorsi all'indice Dow Jones per superare (nel 1954) i massimi del 1929 raggiunti poco prima della crisi e della susseguente grande depressione.

Tanto per dare qualche riferimento, il NASDAQ Composite ne ha impiegati 16 per superare nel 2016 i picchi della bolla speculativa tech del 2000, mentre il CAC 40 della Borsa francese ha dovuto attendere il 2021.

Il FTSE MIB, che è in trend positivo e oggi sale sui massimi dal 2008, è ancora lontano dal record del marzo 2000 poco sopra 50100 punti: attualmente oscilla in area 32300, oltre il 35% sotto il massimo, e se non accelera il passo rischia di fare peggio del Nikkei 225.

Evento atteso da generazioni

Tornando al record giapponese possiamo tranquillamente affermare che si tratta di un evento storico.
Ci sono infatti diverse generazioni di investitori, operatori e semplici cittadini nipponici che sono vissuti al di sotto del famigerato massimo di fine anni '80 quando il Nikkei 225 quotava un P/E (rapporto tra prezzo e utili) superiore a 50 sospinto dalla bolla finanziaria-immobiliare il cui scoppio avrebbe causato la peggior crisi economica immaginabile: la stagflazione, un mix altamente tossico di crescita stagnante e inflazione bassa o negativa.

Futuro roseo grazie a solide basi

Il record odierno del Nikkei 225 porta con sé i germi di un altro periodo oscuro? Sembrerebbe di no.

Il P/E attuale è pari a 20,5 contro il 20,4 dell'S&P 500 e il 25 del NASDAQ Composite. Le riforme che hanno riguardato le società quotate forniscono un ambiente capace di attirare l'enorme liquidità domestica, anche all'interno delle società stesse che infatti stanno varando ingenti buyback.

La concorrenza delle azioni cinesi sta venendo meno con le borse del colosso asiatico che vedono fuoriuscire capitali dopo le perdite degli ultimi anni (l'indice CSI 300 di Shanghai e Shenzhen ha recentemente toccato i minimi da inizio 2019).

La debolezza dello yen (sui minimi dall'estate 1990 contro dollaro, dall'estate 2008 contro euro) favorisce i bilanci delle molte società quotate votate all'esportazione.

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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