Nikkei 225 in positivo mentre l'Asia-Pacifico registra perdite

Dopo una nuova frenata a Wall Street (con il Nasdaq Composite tra i tre principali indici newyorkesi che ha perso lo 0,42% martedì), anche i mercati asiatici hanno confermato la tendenza al ribasso all'apertura degli scambi, seppur in modo più contrastato. In particolare, l'attenzione è ancora concentrata sullo yen, che è scivolato ai minimi degli ultimi 34 anni rispetto al dollaro, aumentando le aspettative di un intervento da parte del governo e della Banca del Giappone (BoJ). Il ministro delle Finanze Shunichi Suzuki ha dichiarato di non escludere alcuna iniziativa per rispondere ai movimenti disordinati del mercato valutario, mentre il suo vice Masato Kanda ha messo in guardia gli speculatori che cercano di svalutare lo yen, sottolineando che la sua debolezza non riflette i fondamentali.

Il governatore Kazuo Ueda ha assicurato che la BoJ seguirà attentamente la situazione, sottolineando che i movimenti valutari hanno un impatto significativo sull'economia e sui prezzi. Nel frattempo, l'indice Msci Asia-Pacific ha registrato una contrazione di circa lo 0,30%, escludendo il Giappone, evidenziando un clima complessivamente negativo per la regione.

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