Nikkei 225 guadagna l'1,41% in Asia-Pacifico

Dopo una buona performance iniziale a Wall Street (con il Nasdaq Composite, il principale indice di New York, che è salito dello 0,62% lunedì), la tendenza è diventata più contrastata durante le negoziazioni nei mercati asiatici, virando al ribasso. In vista del periodo natalizio, le aziende americane saranno ancora protagoniste con alcune importanti trimestrali pubblicate in questi giorni, tra cui Nike, General Mills e soprattutto FedEx Corporation, il colosso delle spedizioni di Memphis considerato un vero e proprio indicatore dell'economia.

Le mosse della Federal Reserve (Fed) rimangono al centro dell'attenzione, dopo che la scorsa settimana ha deciso di lasciare invariato il costo del denaro. In un'intervista alla Cnbc, Austan Goolsbee, presidente della Fed di Chicago, si è mostrato perplesso per la reazione estremamente positiva dei mercati, respingendo l'idea che l'istituto centrale di Washington stia attivamente pianificando un allentamento monetario.
"Non stiamo discutendo di politiche specifiche, in modo speculativo, per il futuro. Votiamo su ogni singolo incontro", ha precisato. Nel frattempo, il clima negativo per la regione viene confermato dal calo di circa lo 0,50% dell'indice MSCI Asia-Pacific, escludendo il Giappone.

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