Nike, il colosso dell'abbigliamento e attrezzatura sportiva, sta attraversando un periodo delicato, caratterizzato da una forte concorrenza e una conseguente contrazione delle vendite. Questo contesto è stato arricchito da un importante cambiamento al vertice dell'azienda: non si tratta di un semplice avvicendamento dovuto a raggiunti limiti di età, ma di una decisione strategica.
Cambio vertice
Con un comunicato ufficiale, Nike ha annunciato che il CEO John Donahoe lascerà la sua posizione il 13 ottobre, per ritirarsi in pensione. Donahoe manterrà un ruolo consultivo per assicurare una transizione graduale e indolore, che vedrà Eliott Hill prendere le redini dell'azienda.
Buon riscontro sul mercato
L'annuncio ha riscontrato un buon riscontro sul mercato, con un aumento del titolo di oltre il 9% nelle contrattazioni after-hours. Donahoe, che ricopre il ruolo di amministratore delegato dal 2020 (e che faceva parte del Consiglio d'amministrazione dal 2014), è stato riconosciuto per aver incrementato le vendite online e dirette ai clienti. Tuttavia, alcuni critici sostengono che abbia perso di vista la collaborazione con i negozi fisici, in un periodo in cui la concorrenza, soprattutto nel settore delle calzature sportive, si è intensificata.
Il parere dei vertici
All'annuncio del cambio di leadership, Donahoe ha affermato che "era giunto il momento di cambiare", sottolineando che Elliott Hill è la persona giusta per il ruolo. Per Hill, laureato alla Texas Christian University e ex stagista di Nike dal 1988, questo rappresenta un ritorno in azienda dopo averla lasciata quattro anni fa. Durante la sua carriera con Nike, Hill ha ricoperto diversi ruoli dirigenziali sia in Europa che negli Stati Uniti.
Hill si è detto entusiasta di tornare a lavorare con i dipendenti con cui aveva condiviso il suo percorso in passato e ha espresso la sua ambizione di realizzare "prodotti audaci e innovativi" che differenzino Nike sul mercato e appassionino i consumatori nei prossimi anni.
(Redazione)