Naspi, nel 2025 l'indennità cambia volto: tutte le novità per i disoccupati

Niccolò Mencucci Niccolò Mencucci - 17/12/2024 09:15

Naspi, nel 2025 l'indennità cambia volto: tutte le novità per i disoccupati

Il prossimo anno molte cose cambieranno, compresa la Naspi, l'indennità di disoccupazione per gli ex dipendenti.

Proprio loro potrebbero avere dei problemi nella richiesta della Naspi, se non hanno raggiunto certi requisiti.

Vediamo infatti come cambia l'indennità nel 2025, e in quali casi si rischia di perdere il diritto.

Per saperne di più in merito all'argomento, consigliamo di approfondire al meglio la questione con questo video YouTube, con ringraziamento al canale di Alessandro Angelone.

Naspi 2025, come cambia per i disoccupati

Come prima novità, la Naspi 2025 prevede dal prossimo anno l'impossibilità di percepire l'indennità per chi ha lavorato all'estero.

Lo conferma la Legge di Bilancio 2025: all'articolo 29 sta scritto che per le cessazioni di rapporto di lavoro "intervenute a partire dal 1 gennaio 2025? non sarà più possibile beneficiare di quanto stabilito dalla legge 402/1975. Ovvero di percepire la Naspi in qualità di lavoratore rimpatriato dopo un periodo di impiego all?estero.

Il motivo di questo stop è per limitare lo sfruttamento di una norma che, in linea di massima, permetterebbe di accedere alla Naspi anche con un solo giorno di lavoro all'estero.

Oltre a ciò, da poco più di un mese è previsto per tutti i percettori di Naspi l'iscrizione automatica alla piattaforma SIISL, quella adibita per la ricerca del lavoro.

Anche nel 2025 i beneficiari di Naspi dovranno accedere alla piattaforma e compilare i dati necessari per il Patto di attivazione digitale entro 15 giorni dall'inizio della prestazione.

Ancora da essere confermata è invece la disposizione prevista dal decreto Collegato Lavoro, per cui una volta scattata la 15 assenza ingiustificata l?interruzione del rapporto di lavoro verrà comunque considerata per volontà del lavoratore e non dell?azienda.

Si tratta di una misura volta a limitare l'abuso da parte dei "furbetti" della Naspi di farsi licenziare dal datore di lavoro a forza di continue assenze ingiustificate.

Così facendo, per il dipendente sarà come aver rassegnato le dimissioni, precludendosi così la possibilità di accedere alla Naspi.

Naspi 2025, cosa succede in caso di dimissioni volontarie

L'ultima novità in merito alla Naspi per il 2025 riguarda un emendamento al testo della Manovra che propone l'introduzione di un "paletto" alla possibilità di beneficiare della Naspi tramite dimissioni volontarie.

Come detto sopra, le dimissioni volontarie non prevedono successivamente l'erogazione della Naspi, a meno che non vengano fatte per uno dei motivi indicati dall'INPS.

Detto ciò, nell'emendamento viene data la possibilità di accesso a chi ha lasciato spontaneamente un lavoro a tempo indeterminato nei 12 mesi precedenti. A patto però che dal nuovo rapporto di lavoro (l?ultimo a essersi interrotto) si accumulino almeno 13 settimane di contributi versati.

Questo "paletto" è stato disposto per limitare la tendenza a dimettersi e a trovare nuove occupazioni di breve durata o intermittenti per ottenere la Naspi o evitare alle aziende di pagare il ticket di licenziamento. 

In questo modo, dopo le dimissioni il lavoratore dovrà attendere 12 mesi per chiedere la Naspi (dopo una riassunzione breve). In alternativa, dovrà trovare un lavoro che gli garantisca prima della cessazione del rapporto almeno 12 settimane di contributi.

Naspi 2025, tutti gli importi del prossimo anno

Ogni anno gli importi della Naspi sono oggetto di rivalutazione, pertanto a partire dal 1 gennaio verrà applicato sull'assegno di disoccupazione l'aumento dello 0,8%, lo stesso previsto per le pensioni.

Ricordiamo che la Naspi viene calcolata attraverso l'individuazione della retribuzione media mensile degli ultimi 4 anni, con limite massimo a 1.550,42 euro.

Con la nuova rivalutazione, dal 2025 per chi prende la Naspi l?importo non potrà essere superiore a 1.562,82 euro.

Attenzione, però: l'incremento annuo non spetta a chi già prende la Naspi da più di 6-8 mesi. Infatti, a decorrere dal 6 mese (8 per chi ha più di 55 anni), scatta una decurtazione del 3% sull'importo effettivo, che verrà applicata per ogni mese.

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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