La Naspi di gennaio 2025 non smette di preoccupare i beneficiari, non solo per i ritardi nei pagamenti confermati dall'INPS stesso. Finalmente, l'Ente ha fatto partire le lavorazioni dell'indennità di disoccupazione attesa nel mese in corso, ma per molti percettori del contributo l'attesa potrebbe non essere premiata.
Numerosi percettori hanno avuto modo di constatare, nella propria area personale del Fascicolo Previdenziale del Cittadino, una riduzione significativa degli importi, in alcuni casi addirittura di oltre 500 euro. Ma a cosa è dovuto tutto questo? Facciamo luce sui ritardi nei pagamenti della Naspi gennaio 2025 e sulle ragioni che hanno portato a questi tagli inaspettati.
Prima, però, vi lasciamo al video YouTube di Bonus & Pagamenti contenente il calendario delle prestazioni INPS in pagamento a gennaio.
Pagamenti Naspi gennaio 2025 in ritardo
Prima di occuparci dei motivi per cui la Naspi di gennaio 2025 sarà più bassa negli importi per alcuni percettori, andiamo a capire come mai il pagamento arriva in ritardo questo mese.
Gennaio si conferma un mese complesso per le erogazioni di quasi tutte le prestazioni previdenziali. Lo abbiamo già detto: le festività natalizie hanno rallentato i processi operativi dell'INPS, causando ritardi nelle lavorazioni della Naspi di gennaio 2025 iniziate solo il 7 gennaio. Molto più tardi rispetto all'anno precedente, quando il via libera è scattato subito dopo Capodanno.
Il portale Tutto Lavoro 24 ha evidenziato che questo ritardo potrebbe far slittare i pagamenti della Naspi gennaio 2025 oltre la metà del mese. I beneficiari potrebbero vedere accreditate le somme spettanti solo a partire dal 20 gennaio e fino a giorno 31.
Perché la Naspi di gennaio 2025 è più bassa e chi rischia
Occupiamoci ora del secondo quesito: perché alcuni beneficiari potrebbero ricevere una Naspi gennaio 2025 più bassa negli importi?
I primi riscontri, arrivati dai beneficiari che hanno controllato il loro Fascicolo Previdenziale dopo l'Epifania, non lasciano spazio a dubbi: molti hanno trovato importi sensibilmente ridotti, con tagli che in alcuni casi sfiorano i 500-600 euro. Ma cosa c'è dietro queste riduzioni?
La spiegazione risiede nei conguagli fiscali effettuati dall'INPS proprio sulla rata Naspi di gennaio 2025, che si riferisce al mese di dicembre 2024. Durante questo periodo, l'Istituto verifica se le trattenute IRPEF effettuate nel corso dell'anno sono in linea con quanto effettivamente dovuto. Quando risultano inferiori, il conguaglio a debito comporta un recupero delle somme mancanti sull'indennità di disoccupazione, riducendo così l'importo percepito dai beneficiari.
Se, invece, le trattenute sono state eccessive, il conguaglio a credito sarà accreditato ai percettori. Tuttavia, sono i conguagli a debito a destare maggiore preoccupazione, poiché possono comportare riduzioni consistenti e, per molti, difficili da gestire senza preavviso.
Cosa aspettarsi a febbraio
Sui pagamenti della Naspi di febbraio 2025 non si ravvisano novità, anche se è necessario cerchiare in rosso sul calendario una scadenza che se non onorata ostacola il normale accredito degli importi INPS spettanti. Ma qual è questa data e cosa bisogna fare per continuare a percepire regolarmente gli accrediti dell'indennità di disoccupazione?
Entro e non oltre il 31 gennaio 2025 è necessario comunicare il reddito presunto. In caso di mancata presentazione, l'INPS interromperà i pagamenti della Naspi fino a quando non verrà effettuato l'aggiornamento.