Giovedì si riunirà la BCE e non sono previste novità sui tassi di interesse, che dovrebbero rimanere stabili. Tuttavia, secondo le previsioni dei Futures sugli Euribor, le rate dei mutui variabili italiani potrebbero iniziare a diminuire dal secondo trimestre del 2024. Per un finanziamento medio, si prevede un calo di circa 10 euro, che potrebbe aumentare a quasi 100 euro entro la fine dell'anno e 120 euro entro giugno 2025.
Secondo gli esperti di Facile.it, l'indice di riferimento per i tassi variabili, l'Euribor, tende spesso ad anticipare le decisioni della BCE. Pertanto, non è escluso che i primi benefici sulle rate dei mutuatari possano arrivare già nel secondo trimestre del 2022.
Analizzando la rata di un mutuo medio variabile di recente sottoscrizione (126.000 euro in 25 anni, LTV 70% stipulato a gennaio 2022), si nota che questa ha superato i 750 euro a dicembre 2023. Tuttavia, secondo le previsioni dei Futures, potrebbe scendere a circa 740 euro a partire dal secondo trimestre del 2024, diminuire di altri 30 euro nel terzo trimestre e chiudere l'anno a circa 660 euro. A giugno 2025, la rata potrebbe arrivare a circa 630 euro.
Nel 2023, l'aumento dei tassi di interesse ha influenzato i principali valori economici legati ai mutui. Nonostante una diminuzione degli importi richiesti, la rata media per i nuovi mutui è aumentata del 13%, passando da 612 euro nel 2022 a 695 euro nel 2023. La durata media del piano di ammortamento è rimasta stabile, così come il valore dell'immobile oggetto di mutuo. Tuttavia, il Loan To Value (rapporto tra il valore dell'immobile e il mutuo richiesto) è diminuito, mentre l'età media dei richiedenti è aumentata.
Nel 2023, si è registrato un aumento delle surroghe, spinte principalmente dalla volontà di coloro che avevano un mutuo variabile di proteggersi dall'aumento delle rate. Inoltre, più del 90% degli aspiranti mutuatari si è orientato verso il tasso fisso, che nel 2023 offriva condizioni migliori rispetto al variabile.
Le simulazioni di Facile.it sono basate su un mutuo da 126.000 euro in 25 anni, con un rapporto Loan To Value del 70% e un tasso Tan iniziale dello 0,67% (Euribor3m+1,25%). Le stime sull'impatto dell'aumento delle rate non tengono conto dell'ammortamento della quota capitale, che può variare a seconda delle caratteristiche del mutuo.
L'Osservatorio realizzato da Facile.it su un campione di oltre 600.000 richieste di mutuo raccolte online da gennaio 2022 a dicembre 2023 fornisce informazioni sul mercato dei mutui in Italia.
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