MPS : la Cassazione conferma l'assoluzione degli ex vertici dell'istituto e delle banche estere Nomura e Deutsche Bank

Redazione Traderlink Redazione Traderlink - 12/10/2023 10:11

MPS : la Cassazione conferma l'assoluzione degli ex vertici dell'istituto e delle banche estere Nomura e Deutsche Bank

La Cassazione ha dichiarato inaccettabile l'appello che era stato presentato dalla Procura generale di Milano contro l'assoluzione di 15 imputati. Questi erano stati accusati di irregolarità nelle operazioni di finanza strutturata che erano state condotte da Monte dei Paschi di Siena tra il 2008 e il 2012. Queste operazioni erano state attuate per coprire le perdite risultanti dall'acquisizione di Antonveneta. 

L'ex presidente di Mps, Giuseppe Mussari, e l'ex direttore generale, Antonio Vigni, sono stati definitivamente assolti. Entrambi erano stati precedentemente assolti in Appello nel maggio del 2022, dopo essere stati condannati in primo grado nel 2019. 

Le assoluzioni delle società Deutsche Bank e Nomura, nonché dei loro dirigenti e manager, sono state confermate. Queste società erano state accusate secondo la legge sulla responsabilità amministrativa degli enti. 

Le operazioni al centro del processo erano legate ai derivati Santorini e Alexandria, al prestito ibrido Fresh e alla cartolarizzazione Chianti Classico. Secondo la Procura di Milano, queste operazioni avrebbero nascosto perdite per un valore di oltre due miliardi di euro. Le accuse spaziavano dalle false comunicazioni sociali all'aggiotaggio, fino all'ostacolo all'autorità di vigilanza. 

La Procura generale presso la Suprema Corte aveva richiesto l'inammissibilità degli appelli contro le assoluzioni, inclusa quella della parte civile Consob. Giuseppe Iannaccone, avvocato che difende gli ex manager della Deutsche Bank imputati, ha espresso la sua soddisfazione per la decisione, sottolineando come la giustizia, pur tardando a volte, arriva sempre.

 

Il titolo MPS ha registrato un rialzo del 5,7% a 2,6 euro, in seguito all'annuncio di richieste di risarcimento danni per un totale di 1,9 miliardi di euro relative ai bilanci 2008-2011 (epoca Mussari e Vigni) e 2014-2015 (sotto la gestione di Alessandro Profumo e Fabrizio Viola), e di altri 2,2 miliardi riguardanti richieste extragiudiziali. Tali richieste sembrano ora sempre meno probabili, riducendo i rischi legali per la banca e liberando più capitale. 

Nel frattempo, MPS si prepara ad essere messa in vendita dal Tesoro, a seguito del salvataggio nel 2017 con una "ricapitalizzazione precauzionale" e l'impiego di 5,1 miliardi di fondi pubblici. Questa crisi, iniziata alla fine del 2012, si è acuita a causa delle indagini giudiziarie su Siena. La riduzione dei rischi legali potrebbe quindi rappresentare un significativo passo avanti nella risoluzione della crisi.

 

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