MPS accelera su prospettive utile e requisiti BCE

04/12/2023 17:51

MPS accelera su prospettive utile e requisiti BCE

MPS sui livelli pre-aumento 2022

Eccellente performance oggi per Banca MPS: il titolo tocca i massimi dal 13 ottobre 2022 ovvero dal cda che fissò i dettagli dell'aumento di capitale da 2,5 miliardi di euro concluso con successo poco meno di un mese dopo.
Oggi le azioni di Rocca Salimbeni hanno approfittato di due notizie positive.

La prima è quella della notifica della decisione finale della BCE riguardante i requisiti patrimoniali da soddisfare su base consolidata a partire dal 1° gennaio 2024: al 30 settembre l'istituto rispettava di gran lunga i requisiti con Common Equity Tier 1 ratio al 16,7% (requisito 8,56%) e Total Capital ratio al 20,2% (13,27%).

Inoltre la Pillar II Capital Guidance “P2G” è stata fissata, a esito dei positivi risultati dello Stress Test EBA condotto nel 2023, fissata all’1,15% contro l'attuale 2,50%.

La seconda è invece un'indiscrezione de La Stampa in base alla quale l'utile netto 2023 di MPS potrebbe superare gli 1,2 miliardi di euro dopo la perdita da 204 milioni del 2022, risultato però condizionato da costi di ristrutturazione una tantum per esodi pari a 925 milioni, in assenza dei quali l'esercizio si sarebbe chiuso con un utile di 720 milioni.

Le agenzie promuovono MPS

Nelle ultime settimane l'andamento del titolo MPS è stato condizionato dagli ottimi risultati al 30 settembre e dai successivi interventi delle agenzie di rating: prima Fitch ha migliorato il rating di ben 2 notch (2 gradi della scala di valutazione del merito di credito) da B+ a BB, quindi Moody's ha alzato di 1 notch il long-term senior unsecured debt portandolo a Ba3 da B1.

Il Tesoro vende 25% e pensa al futuro ruolo della banca

L'altro evento determinante è stato la vendita del 25% da parte del Ministero dell'Economia e delle Finanze: l'operazione è avvenuta con un accelerated book building riservato ad investitori istituzionali italiani ed esteri.

La domanda è stata fortissima, circa 5 volte l'ammontare del 20% previsto inizialmente, circostanza che ha spinto l'offerente a incrementare al 25%. La partecipazione del MEF scende dal 64,23% al 39,23% circa del capitale sociale di MPS.

Il destino della banca più antica del mondo pare segnato: la scorsa settimana il Sottosegretario al Tesoro Sandra Savino ha dichiarato in Commissione Finanze della Camera che la recente vendita del 25% del capitale di Rocca Salimbeni è la prima fase del processo che porterà il MEF a cedere il controllo di MPS.

Questo non significa che lo Stato uscirà del tutto dalla partita: dieci giorni fa il Ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti ha detto che l'istituto senese "potrebbe essere uno strumento di politica industriale bancaria", in risposta a chi gli chiedeva notizie su ulteriori cessioni di quote.

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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