Mondadori teme la rimodulazione del bonus cultura

12/12/2022 17:21

Rumor su abolizione bonus cultura

Oggi il Corriere della Sera ha riferito indiscrezioni secondo cui il governo sta pensando di inserire un emendamento alla Legge di Bilancio per abolire il bonus cultura "inventato" da Matteo Renzi quando era premier.
Il bonus accorda 500 euro a chi compie 18 anni da spendere in libri, biglietti per musei, cinema, teatro e spettacoli live, opere audiovisive e corsi di musica, teatro e lingue straniere, abbonamenti a quotidiani. Si tratta di una misura che impegna circa 230 milioni di euro di fondi pubblici. Secondo quanto riferito dal quotidiano i partiti di governo vorrebbero destinarli ad altri capitoli di spesa.

Meloni precisa: abolizione no, rimodulazione si

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nella sua diretta Facebook odierna ha affrontato l'argomento ridimensionando le indiscrezioni.

La premier ha precisato che non è intenzione dell'esecutivo abolire il bonus, ma si tratta di una misura che va rimodulata. Il primo punto di riflessione è rappresentato dal fatto che i 500 euro vanno a tutti i neodiciottenni, indipendentemente dal reddito della famiglia: per Meloni il bonus dovrebbe andare solo ai redditi più bassi.
In secondo ordine occorre vigilare per evitare che i limiti di applicazione dei bonus vengano aggirati per mettere a segno delle vere e proprie truffe.

Mondadori e il peso del business libri

Secondo le cifre pubblicate dal Corriere dei 230 milioni di euro complessivi spesi con il bonus, circa 95 sarebbero stati destinati all'acquisto di libri/ebook, circa il 6% del totale del mercato italiano del settore.

L'eventuale eliminazione del bonus creerebbe indubbiamente qualche problema all'industria del libro. Mondadori è leader di mercato con una quota del 26,9% e i libri pesano per il 65% dei suoi ricavi totali (dati al 30 settembre). Normale quindi che i rumor sul bonus cultura abbiano dato il via a qualche vendita sul titolo Mondadori (-1,5% a 1,8120 euro).
Titolo che peraltro è reduce da un rally di circa il +25% da fine settembre a oggi. Dal punto di vista grafico possiamo sottolineare che la tendenza rialzista verrebbe messa in forse solo in caso di discese sotto 1,75 euro, con appoggio successivo a 1,63. Il superamento deciso di 1,87-1,88 anticiperebbe invece nuovi allunghi verso 1,98 e 2,05-2,10.

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