Modello 730 semplificato nel 2024, ma rimangono ancora lacune nel sistema fiscale

Redazione Traderlink Redazione Traderlink - 23/05/2024 16:06

Modello 730 semplificato nel 2024, ma rimangono ancora lacune nel sistema fiscale

Rispetto a qualche anno fa, compilare il modello 730 è diventato molto più semplice per la maggior parte dei lavoratori dipendenti o pensionati, consentendo loro di procedere autonomamente senza bisogno di rivolgersi a un Centro di assistenza fiscale (Caf). Tuttavia, per evitare errori e mancati rimborsi, è necessario fare attenzione alle istruzioni fornite dall'Agenzia delle Entrate, che constano di ben 152 pagine. Inoltre, secondo l'Ufficio studi della Cgia, il numero di pagine delle istruzioni è aumentato di otto rispetto all'anno precedente. L'associazione ha quindi fornito alcune indicazioni per aiutare i contribuenti a navigare nelle possibili difficoltà durante la compilazione della dichiarazione dei redditi. 

Autonomia nella compilazione

Risulta evidente un aumento del numero di persone che compilano autonomamente il proprio modello 730. Tuttavia, secondo la Cgia, questo fenomeno è in parte dovuto al fatto che amici e parenti chiedono aiuto a professionisti dell'assistenza fiscale per la compilazione del loro modello. Questo è permesso dalla legge, ma spesso avviene "a fronte della corresponsione per ogni dichiarazione di qualche decina di euro in 'nero'", come riportato dall'associazione in una nota. 

Modello semplificato

A partire dal 2024, la dichiarazione dei redditi precompilata avrà una nuova modalità chiamata "semplificata". L'Agenzia delle Entrate fornirà ai lavoratori dipendenti e ai pensionati le informazioni necessarie per la compilazione della dichiarazione, che dovranno semplicemente essere confermate o modificate attraverso un percorso guidato. Questo nuovo metodo è stato inaugurato il 30 aprile con il primo rilascio della documentazione relativa alla dichiarazione precompilata "semplificata". Una volta definiti, i dati saranno inseriti automaticamente nei campi appropriati del modulo. 

Prossime scadenze

Per quanto riguarda le prossime scadenze fiscali relative alla trasmissione del modello 730 semplificato per l'anno in corso, ecco le date chiave da ricordare: a partire dal 30 aprile, i contribuenti potranno accedere alla dichiarazione precompilata tramite i servizi telematici dell'Agenzia delle Entrate; entro il 15 giugno, i sostituti d'imposta, i Caf o i professionisti abilitati effettueranno i controlli necessari e trasmetteranno le dichiarazioni all'Agenzia delle Entrate; a partire da luglio, i sostituti d'imposta gestiranno le somme dovute per le imposte o effettueranno i rimborsi; entro il 25 ottobre, è prevista la scadenza per l'invio del modello 730/2024 integrativo; a novembre, il sostituto d'imposta effettuerà la trattenuta delle somme dovute a titolo di seconda o unica rata di acconto relativo all'Irpef e alla cedolare secca. 

Agevolazioni e sconti fiscali

L'Ufficio parlamentare di bilancio (Upb) rileva che nel 2024 ci saranno ben 625 sconti fiscali (deduzioni, detrazioni, crediti d'imposta, ecc.), mentre nel 2018 erano 466. Questa crescita è dovuta principalmente all'aumento dei crediti d'imposta legati ai lavori edilizi. Questi sconti fiscali garantiscono un risparmio di circa 105 miliardi di euro per tutti i contribuenti italiani. Questi vantaggi economici sono quasi raddoppiati rispetto al 2018, quando erano pari a 54,2 miliardi. Secondo lo studio dell'Upb, le detrazioni tendono a favorire i contribuenti con redditi elevati, mentre i contribuenti a basso reddito beneficiano di pochi vantaggi fiscali. 

Questo è in parte dovuto all'aumento delle soglie di esenzione Irpef e al ricorso a altre forme di detrazione, come quelle edilizie. Infine, la Cgia sottolinea che l'aumento costante del numero delle detrazioni e delle deduzioni fiscali ha reso il sistema fiscale più frammentato e meno trasparente, favorendo i più ricchi a scapito dei più poveri. Per affrontare il problema, l'associazione suggerisce di permettere ai redditi più bassi di ricevere un trasferimento monetario diretto dallo Stato, invece di usufruire di detrazioni e deduzioni fiscali, specialmente per coprire le spese mediche e farmaceutiche.

(Redazione)

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