Mercato cloud computing verso i 2 trilioni di dollari

Forte crescita del cloud computing nei prossimi anni

Cloud computing in rampa di lancio, stando alle stime di Goldman Sachs. L'ufficio studi della banca americana prevede che i ricavi del settore raggiungeranno la cifra monstre di duemila miliardi di dollari entro la fine del decennio: parliamo quindi di un tasso annuo di crescita tra il 2024 e 2030 del 22%. Di questi il 10-15% (pari a 200-300 milioni) saranno coperti dall'intelligenza artificiale (AI) generativa (produce testo, immagini, musica e altro a richiesta).

Il breakdown dei ricavi

Nello specifico, gli analisti prevedono che inizialmente l'impulso maggiore alla crescita arriverà dalle infrastrutture di servizio, per poi lasciare spazio alle piattaforme e quindi ai software/app. A fine periodo i ricavi del segmento infrastrutture copriranno circa il 29% del totale (580 miliardi), quelli delle piattaforme il 30% (600 miliardi), mentre software app si attesteranno al 41% (780 miliardi).

AI generativa a un punto di svolta

L'AI generativa secondo gli analisti è a un punto di svolta: le cinque big tecnologiche USA investiranno nel settore circa 215 miliardi di dollari quest'anno dai 125 del 2022 ma i tassi di crescita potrebbero moderarsi nei prossimi anni viste le difficoltà di estrarre ulteriore efficienza dall'hardware.

Nonostante questo le spese in conto capitale si dimostrano solide: un sondaggio della banca tra i responsabili degli investimenti indica che la percentuale del budget in AI generativa nei prossimi tre anni a luglio era al 9% dal 7% di gennaio. La svolta arriverà quando le cosiddette "killer application" diventeranno di uso comune: è però difficile prevedere le tempistiche.

C'è anche il rischio che l'AI generativa non riesca a diventare un crack e lasciare spazio a evoluzioni di software/app "tradizionali". Questo non è però lo scenario preferito da Goldman Sachs, secondo cui i gruppi software e piattaforme riescano e reinventarsi e tornare protagonisti della crescita, soprattutto in uno scenario di tassi di interesse in calo e quindi favorevoli agli investimenti in AI generativa.