Il mercato azionario statunitense ha chiuso in forte rialzo venerdì, trainato da Apple e dalle azioni delle banche regionali, nonostante la crescita dei rendimenti obbligazionari suscitata da un rapporto sulle nuove assunzioni di aprile che ha superato le aspettative.
Lo S&P 500 ha chiuso a 4.136,37, in rialzo del 1,85% rispetto alla chiusura precedente.
Il Dow Jones Industrial Average ha chiuso a 33.674,31, in rialzo del 1,65% (546,57 punti) rispetto alla chiusura precedente. Il Nasdaq Composite ha chiuso a 12.235,41, in rialzo del 2,25% rispetto alla chiusura precedente.
Apple prospetta buyback da 90 miliardi
Apple ha pubblicato i suoi risultati trimestrali, superando le aspettative degli analisti sia per quanto riguarda il fatturato che il profitto.
La società ha trainato la performance dei mercati grazie all'aumento del dividendo, un piano di buyback azionario da 90 miliardi di dollari e alle vendite di iPhone, che hanno aiutato l'azienda a superare le aspettative degli analisti sugli utili trimestrali.
Nonostante il calo del 3% del fatturato rispetto all'anno precedente, le vendite del nuovo iPhone hanno superato le stime degli analisti di $2,5 miliardi.
Le azioni di Apple sono salite del 5%, aumentando la capitalizzazione di mercato della società di $135 miliardi.
Analisti positivi su Apple
Secondo gli analisti di Goldman Sachs e JPMorgan, Apple continua a guadagnare quote di mercato e ad avere una performance migliore delle aspettative.
Goldman Sachs attribuisce il successo di Apple all'aumento del 5% delle entrate dei servizi, alla performance dei dispositivi in mercati emergenti e al generoso programma di ritorno di capitale per gli azionisti, che sostiene il prezzo delle azioni.
Inoltre, le azioni di Apple sono salite del 5%, aumentando la capitalizzazione di mercato della società di $135 miliardi.
JPMorgan ha confermato il giudizio di sovrappeso ("overweight") sulle azioni di Apple e ha fissato un obiettivo di prezzo di $190.
Secondo l'analisi di JPMorgan, i risultati e le previsioni di Apple hanno rassicurato gli investitori sulla posizione difensiva dell'azienda e sulla maggiore resilienza del settore tecnologico in generale, anche in caso di ulteriore deterioramento macroeconomico.
JPMorgan ha sottolineato la capacità di Apple di superare le difficoltà macroeconomiche attraverso la propria esecuzione strategica, il che rende ancora sostenibile l'attuale valutazione del titolo, che presenta un multiplo di 26 volte gli utili attesi per il prossimo anno (NTM earnings).
In sintesi, gli analisti ritengono che Apple abbia una forte capacità di superare le difficoltà macroeconomiche e mantenere una posizione difensiva sul mercato grazie alla propria esecuzione strategica.
Inoltre, l'aumento del prezzo delle azioni di Apple ha portato la capitalizzazione di mercato della società a circa $2,77 trilioni.
Le banche regionali sono rimbalzate
Le banche regionali, tra cui PacWest e Western Alliance, hanno avuto un forte rialzo, dopo pesanti vendite durante la settimana.
Le banche, sia le piccole che le grandi, hanno visto un aumento del loro indice KBW principale del 4%. JP Morgan, PacWest Bancorp, Western Alliance Bancorp e Zions hanno visto tutti un aumento significativo delle loro azioni, rispettivamente del 2%, del 73%, del 35% e del 17%.
Mercato del lavoro ancora solido
Nonostante la crescita dei rendimenti dei titoli di Stato, il rendimento del tesoro decennale è aumentato di 8 punti base arrivando al 3,43%, gli investitori hanno scommesso sulle azioni, poiché il mercato del lavoro è risultato molto solido, con 253.000 nuove assunzioni di posti di lavoro in aprile, superando le stime di 180.000.
Il tasso di disoccupazione è sceso al 3,4%.
Tuttavia, alcune revisioni delle letture precedenti suggeriscono che le nuove assunzioni potrebbero essere state sopravvalutate.
La Fed ha davanti a se decisioni difficili
Secondo recenti dati sul mercato del lavoro negli Stati Uniti, i salari sono aumentati del 4,4%, un tasso superiore all'obiettivo di inflazione del 2% della Federal Reserve.
Ciò potrebbe portare la Fed a dover prendere decisioni difficili riguardo alla politica monetaria.
Da un lato, la robustezza del mercato del lavoro e la stabilità dell'inflazione potrebbero essere interpretate come segnali positivi per un aumento dei tassi.
Dall'altro lato, l'attuale tensione del settore bancario potrebbe frenare l'attività economica nei prossimi trimestri, complicando ulteriormente le decisioni della Fed.
In questo contesto, sembra probabile che la Fed mantenga i tassi invariati nella prossima riunione di giugno, data la situazione incerta del mercato e la necessità di valutare attentamente l'evoluzione dell'economia.
Tuttavia, il futuro della politica monetaria resta incerto, in quanto la Fed potrebbe essere costretta ad agire rapidamente se l'inflazione dovesse aumentare più del previsto o se il mercato del lavoro dovesse indebolirsi.
In ogni caso, la Fed dovrà bilanciare attentamente le esigenze dell'economia e del mercato finanziario, per garantire una crescita stabile e sostenibile nel lungo termine.