La Borsa di New York ha chiuso la seduta in ribasso, con il Dow Jones che ha perso lo 0,16%, l'S&P 500 lo 0,38% ed il Nasdaq Composite lo 0,13%. I risultati della Corporate America restano sotto i riflettori anche questa settimana, con particolare attenzione alla seconda lettura del Pil Usa per il quarto trimestre 2023, in programma per mercoledì 28 febbraio, e al dato di gennaio del Pce Price Index (spesa per consumi personali), metrica seguita dalla Federal Reserve per l'inflazione, che sarà pubblicato giovedì 29 febbraio. Tra i titoli in evidenza c'è Berkshire Hathaway, che ha registrato una flessione del 1,93%.
La holding di Warren Buffett ha riportato per l'intero 2023 un aumento del 17% dell'utile operativo, salito a 37,35 miliardi di dollari. Nel solo quarto trimestre, la crescita è stata del 28%, raggiungendo gli 8,48 miliardi di dollari. Nonostante questi dati positivi, la performance complessiva della conglomerata del Nebraska nel passato esercizio non è stata esaltante, con una variazione marginale nel portafoglio di investimenti azionari e derivati, rendimenti inferiori a quelli dell'S&P 500 e un rallentamento nel settore ferroviario. Alcoa ha registrato un calo del 4,45%, annunciando di aver raggiunto un accordo per l'acquisizione di Alumina per 3,35 miliardi di dollari australiani.
Moderna ha perso il 2,53% dopo che Hsbc ha declassato il rating del produttore di vaccini a "reduce" da "hold". Dall'altra parte, Broadcom ha guadagnato lo 0,98% grazie alla notizia che il gruppo semiconduttori sarebbe vicino alla vendita di asset del valore di 3,8 miliardi di dollari, tra cui End-user Computing, con Kkr che sembra essere il principale candidato all'acquisto.
Sul fronte macroeconomico, il Census Bureau ha riportato che a gennaio le vendite di abitazioni nuove si sono attestate a 661 mila unità, mentre la Fed di Dallas ha comunicato che a febbraio l'indice manifatturiero si è attestato a -11,3 punti, migliorando rispetto ai -27,4 di gennaio.
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