Mediobanca rifiuta l'ops di MPS con parole dure e insolite

Redazione Traderlink Redazione Traderlink - 29/01/2025 12:44

Mediobanca rifiuta l'ops di MPS con parole dure e insolite

Monte dei Paschi ha proposto uno scambio di 2,3 azioni proprie per ogni azione Mediobanca, a un premio del 5,03% sul prezzo del 23 gennaio. L'intento è formare un singolo gruppo bancario con oltre 6 milioni di clienti, che unisca credito, consulenza e gestione del risparmio.

La risposta di Mediobanca

Le parole scelte dal consiglio di amministrazione di Mediobanca per respingere l'offerta di MPS sono piuttosto dure, evidenziando una chiara opposizione. Di solito i consigli di amministrazione di aziende in preda a un'offerta ostile la respingono per proteggere i propri interessi. In questo caso, Mediobanca ha dichiarato l'offerta come "fortemente distruttiva di valore", a causa della mancanza di senso sia da un punto di vista industriale che finanziario. 

Altre offerte respinte

Altri istituti hanno espresso opinioni simili su offerte indesiderate. Il consiglio di Banco Bpm ha respinto l'offerta di Unicredit, affermando che non rifletteva la redditività e il potenziale di creazione di valore per i suoi azionisti. Jens Weidmann, presidente del consiglio di sorveglianza di Commerzbank, ha espresso dubbi sul valore a lungo termine delle acquisizioni ostili nel settore bancario. 

Riguardando la storia recente, Ubi Banca ha respinto un'offerta non concordata da Intesa Sanpaolo nel luglio 2020, definendola non conveniente per i suoi azionisti. Nel febbraio 2017, Intesa Sanpaolo ha dichiarato che non avrebbe creato valore l'ipotetica acquisizione di Generali. 

Nel maggio 2007, dopo l'acquisizione di Capitalia da parte di Unicredit, l'ex amministratore delegato di Capitalia, Matteo Arpe, si è dimesso per rendere possibile un'aggregazione che riteneva avrebbe portato straordinario valore alla banca e al sistema finanziario italiano ed europeo. 

Che si tratti di formalismi o di considerazioni realistiche, la creazione di valore è sempre stata un fattore importante nella valutazione delle operazioni finanziarie. L'affermazione di Mediobanca sulla "distruzione del valore" evidenzia la loro percezione dell'offerta di MPS come imprudente e supportata dagli azionisti Tesoro, Caltagirone e Delfin.

La reazione dei titoli 

Dopo l'annuncio della scalata, Mps ha registrato una perdita del 11%, mentre Mediobanca ha visto un incremento del 3,5%. Pertanto, l'offerta di Mps attualmente non è più vantaggiosa ma è inferiore del 10%: 2,3 azioni Mps valgono circa 1,5 euro in meno di un'azione di Mediobanca. Questo trend di mercato potrebbe indicare che gli investitori ritengono l'offerta di Mps insufficiente e si aspettano un miglioramento. In alternativa, potrebbero ritenere inopportuna l'aggregazione e scegliere di non trasferire le loro azioni Mediobanca a Mps.

Monte dei Paschi, dopo lo scivolone del -7% di venerdì 24 gennaio, ha proseguito al ribasso e solo oggi mercoledì 29 mostra un tentativo di recupero. Attualmente (ore 12:40 circa) il titolo quota 6.348 con un progresso superiore ai 2 punti percentuali.

Mediobanca dopo l'exploit di venerdì scorso a -7.72% a quota 16.470 punti, ha subito una battuta di arresto nella seduta di ieri martedì 28 con un calo del -4.36% e attualmente sta cercando di mantenere questo livello e attualmente (ore 12:40 circa) quota 15.835.

(Redazione)

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