Mediobanca ha annunciato una mossa strategica che potrebbe cambiare il volto del settore finanziario italiano: il consiglio di amministrazione ha approvato una offerta pubblica di scambio volontaria (OPS) su tutte le azioni ordinarie di Banca Generali. L’operazione, del valore di 6,3 miliardi di euro, prevede che per ogni azione di Banca Generali portata in adesione vengano offerte 1,7 azioni Generali (ex dividendo), con un premio dell’11,4% rispetto ai prezzi di mercato del 25 aprile 2025.
Perché Mediobanca punta su Banca Generali
L’obiettivo dichiarato di Mediobanca è diventare un leader europeo nel Wealth Management, ossia nella gestione dei patrimoni e dei risparmi dei clienti. Con questa acquisizione, il gruppo punta a rafforzare la propria presenza in un settore in forte crescita e meno esposto alle turbolenze dei mercati finanziari rispetto ad altre aree del banking tradizionale.
L’aggregazione tra Mediobanca e Banca Generali darebbe vita a un polo con oltre 210 miliardi di euro di masse gestite, ricavi annui superiori a 2 miliardi e una rete di oltre 3.700 professionisti. Questo posizionerebbe Mediobanca come secondo player nazionale per masse amministrate, subito dietro Fideuram ISPB e davanti a realtà come Banca Mediolanum e FinecoBank.
Come funziona l’operazione
- Rapporto di scambio: 1,7 azioni Generali per ogni azione di Banca Generali.
- Valutazione: prezzo implicito di 54,17 euro per azione di Banca Generali, con un premio dell’11,4% rispetto ai prezzi pre-annuncio.
- Modalità di pagamento: Mediobanca utilizza la sua partecipazione del 13,1% in Generali per finanziare l’acquisizione, cedendo le azioni Generali in cambio del controllo di Banca Generali.
- Tempistiche: l’OPS è prevista tra settembre e ottobre 2025, dopo l’ottenimento delle necessarie autorizzazioni regolatorie.
Impatti e scenari futuri
Questa operazione trasforma il rapporto tra Mediobanca e Generali da una storica alleanza finanziaria a una partnership industriale, focalizzata sulla crescita strategica e sulla creazione di valore nel lungo termine. Per Mediobanca, la cessione della partecipazione in Generali genera una plusvalenza di 2,2 miliardi di euro e consente di riallocare capitale in un business a margini elevati e prospettive di crescita superiori alla media del mercato.
Dal punto di vista del mercato, la nascita di un nuovo polo nel wealth management potrebbe portare a una maggiore concorrenza e a servizi più innovativi per i clienti italiani. Tuttavia, l’operazione si inserisce in un contesto di grande fermento, con altre offerte in corso – come quella di Mps su Mediobanca – e con il coinvolgimento di importanti azionisti e istituzioni finanziarie.
Cosa aspettarsi nei prossimi mesi
L’OPS di Mediobanca su Banca Generali è soggetta all’approvazione dell’assemblea degli azionisti e delle autorità di vigilanza. Nel frattempo, il mercato attende le mosse dei principali stakeholder e le eventuali contromosse, soprattutto da parte di Mps e degli altri grandi azionisti del settore bancario italiano.
In sintesi: Mediobanca scommette sul wealth management per rafforzare la propria posizione in Italia e in Europa, puntando su sinergie industriali, crescita dei ricavi e una maggiore capacità di attrarre e gestire capitali. Un’operazione che promette di ridefinire gli equilibri nel panorama finanziario nazionale.
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(Redazione)