Il business della guerra
Per alcuni potrebbe sembrare cinismo allo stato puro ma non è così. La guerra è anche un modo per fare soldi ed è normale che ci sia chi prova a trarne vantaggio dal punto di vista finanziario. Fa parte del gioco: il denaro è sempre alla ricerca del rendimento migliore (in assoluto o nell'ottica di una corretta gestione di portafoglio).
In questo momento storico il settore Difesa, con un fronte aperto da oltre un anno e mezzo in Ucraina e quello in Medio Oriente attivo da pochi giorni, rappresenta un obiettivo decisamente interessante per chi si pone il problema di dove investire denaro.
I colossi USA in netto rialzo
Per fare alcuni esempi possiamo citare il caso Lockheed Martin Corporation (che domani comunica i risultati trimestrali), colosso USA attivo nei settori aerospaziale e difesa con oltre 110 miliardi di dollari (104 miliardi di euro) di capitalizzazione, ricavi pari a 66 miliardi e utili di 5,73 miliardi (dati esercizio 2022).
Dai livelli di venerdì 6 ottobre, ovvero prima dell'attacco di Hamas a Israele, il titolo sta guadagnando oltre il 9%, contro il +2% scarso dell'S&P 500.
Raytheon Technologies (107 miliardi di capitalizzazione, 67 miliardi di ricavi e 5,2 miliardi di utile nel 2022) guadagna circa il 6%, mentre Northrop Grumman Corporation (74 miliardi di capitalizzazione, ricavi a 37 miliardi e utili per 4,9 miliardi nel 2022) mette a segno un progresso di oltre il 15%.
Il settore difesa in Europa: BAE Systems record, massimi dal 2017 per Leonardo
Ma non è un business esclusivo dei gruppi USA.
La britannica BAE Systems ad esempio è in rialzo di circa il 10% dal 6 ottobre e ha una capitalizzazione di 33 miliardi di sterline (38 miliardi di euro), ricavi per 21 miliardi e utile netto di 1,6 miliardi. Sul mercato italiano è presente Leonardo che mette in mostra una performance di poco superiore al 10% nelle ultime sedute.
Il titolo ha toccato venerdì scorso il massimo dal 2017 a 14,42 euro e oggi ha chiuso a 14,27. Gli analisti di Morgan Stanley hanno incrementato il target sul titolo da 11,20 a 15,20 euro, confermando la raccomandazione equalweight/attractive. Leonardo riunirà il cda il 9 novembre per l'approvazione dei conti al 30 settembre.
Nel 2022 i ricavi si sono attestati a 6,9 miliardi di euro, l'utile netto a 208 milioni. Leonardo al momento capitalizza 8,3 miliardi di euro.