Materie prime, Prosegue il movimento correttivo
La paura della recessione economica globale spinge verso il basso i prezzi delle materie. L’indice arriva così al supporto dei 297 punti, violandolo di pochissimo, al di sotto della media mobile esponenziale a 50 sedute. Sorvegliato speciale della prossima settimana di scambi, a questo punto, è il livello di supporto a 293 punti, minimo testato 4 volte tra l’1 e il 7 aprile scorsi.
È chiaro che, per il momento, prevale la posizione ribassista. Il movimento impulsivo negativo è iniziato il 10 giugno.
Delle ultime 10 sedute di scambi, 8 sono state negative e le due positive non sono state altro che stop tecnici, con un range positivo minimo. Il grafico settimanale mostra chiaramente sia il tono tecnico negativo che le ultime due settimane hanno trasmesso alla struttura dei prezzi, sia il ruolo chiave del supporto a 293 punti.
Una confutazione di tale tesi presupporrebbe il test dell’area di resistenza a 314-316 punti.
Petrolio WTI Continuous in affanno
Anche il petrolio risente notevolmente della paura di una recessione globale. Così, il proseguimento dell’onda correttiva iniziata la scorsa settimana, ha portato i prezzi a confrontarsi con il supporto chiave a 103 dollari rigettandolo, per il momento, con successo.
Se violasse tale supporto, il minimo della seduta dell’11 maggio scorso, a 98 dollari circa, costituirebbe il successivo livello cruciale della struttura grafica in quanto è da tale data che prende l’avvio il movimento positivo che ha portato i prezzi a rompere la granitica resistenza a 116 dollari.
Con la chiusura di venerdì, sostanzialmente la correzione ha eroso il 61,8% circa dei progressi che i prezzi hanno fatto tra l’11 maggio e l’8 giugno.
La tenuta del supporto a 103 dollari è quindi, tecnicamente, un fattore chiave per evitare un deterioramento ulteriore del grafico che potrebbe dare l’abbrivio ad una correzione più profonda. Un nuovo test della resistenza a 116 dollari costituirebbe invece un segnale positivo ma prima andrebbe riguadagnata la media mobile esponenziale a 50 sedute, a 110 dollari circa.
Le condizioni macro permangono estremamente incerte.
Oro, permane l’incertezza
I prezzi falliscono sia nel tentativo di ritestare il massimo della seduta negativa del 13 giugno, 1882,5 dollari, sia nel chiudere con decisione sopra la media mobile esponenziale a 200 sedute, a 1854 dollari, lasciando sul grafico un’impronta di incertezza confermata da una lieve diminuzione della volatilità dei prezzi, rilevata dalla diminuzione del True Range delle ultime barre.
Nell’immediato, il grafico è incastonato nell’area compresa tra il massimo del 17 giugno, 1861,5 dollari, la media mobile esponenziale a 200 sedute, 1854 dollari e il minimo del 14 giugno a 1806 dollari.
Una eventuale rottura della resistenza a 1861 dollari costituirebbe lo slancio per un test dell’area 1867-1882. Una ridiscesa dei prezzi verso il supporto dei 1806 dollari darebbe forza alla tesi ribassista. I tassi di interesse reali e la forza del dollaro sono le forze macro che prevalgono sulla tendenza dei prezzi del prezioso metallo.
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