La legge di bilancio si inserisce in un contesto di spazi finanziari limitati e di incertezza a livello internazionale. Preparata per essere lanciata lunedì 16 ottobre, l'attenzione è già rivolta al dibattito parlamentare. Giorgia Meloni, il primo ministro, ha fatto appello a limitare gli emendamenti che potrebbero mettere sotto pressione la maggioranza.
La questione centrale oggi è la discussione tra il governo e le parti sociali sulla manovra. Nonostante l'assenza della premier Meloni, in missione in Africa, i sottosegretari Giovanbattista Fazzolari e Alfredo Mantovano dovrebbero essere presenti. La posizione del governo sarà chiarita, dopodiché le parti sociali esprimeranno il loro parere.
Nel frattempo, nonostante le preoccupazioni riguardo ai tagli nei vari ministeri, emergono nuove risorse per il settore sanitario. Vista l'ansia per i possibili tagli e i problemi esistenti, come le lunghe liste d'attesa e il payback sanitario, si consolida l'idea di una dotazione tra 3 e 3,5 miliardi di euro per la sanità. Il ministro della PA, Paolo Zangrillo, si aspetta anche fondi per i rinnovi contrattuali nel settore pubblico. Guido Crosetto, per la difesa, attende pazientemente lunedì senza pressioni.
In una manovra complessiva di 22 miliardi di euro, di cui 15,7 miliardi in deficit, concentrata su temi come il taglio del cuneo contributivo, la nuova Irpef a tre aliquote, i contratti PA, il pacchetto famiglie e le spese obbligate, lo spazio per altri interventi è limitato. In particolare, sulle pensioni, si dovrebbe limitare alla proroga di quota 103 e al rinnovo dell'Ape sociale.
Gli ultimi eventi in Medio Oriente potrebbero richiedere un ripensamento della linea decisa sugli aiuti energetici. Nonostante le scorte elevate, l'aumento dei prezzi potrebbe rendere necessario estendere gli aiuti oltre l'orizzonte previsto.
Lunedì, con la legge di bilancio, sono attese anche le prime misure di attuazione della riforma fiscale. Il Viceministro Maurizio Leo ha spiegato che ci saranno uno o più decreti legislativi per "ridisegnare la fiscalità internazionale". Oltre alla tassa minima globale, che fornirà risorse per la manovra, si prevedono anche il concordato preventivo biennale e la cooperazione compliance. Potrebbe essere considerata anche la questione del "reshoring", cioè il ritorno di imprese che avevano precedentemente delocalizzato.
(Redazione)