La Manovra 2025 prende forma, soprattutto per quel che concerne le misure volte a favorire la natalità nel territorio dello Stato. Gli italiani sono sempre più restii a creare una famiglia, a causa delle spese legate al mantenimento dei bambini.
Per questo motivo, il Governo ha in programma una serie di interventi volti a sostenere le famiglie con più figli.
Ma come ogni decisione che si rispetti c?è sempre da fare attenzione al rovescio della medaglia: più detrazioni a favore dei nuclei familiari più numerosi, si traduce inevitabilmente in minori aiuti economici per chi figli non ne ha.
Purtroppo, come dichiarato dal Ministro Giorgetti, i fondi a disposizione scarseggiano e di conseguenza non è possibile accontentare tutti.
Per il momento, è necessario dare priorità alle famiglie numericamente più consistenti, sulle quali pesa un carico fiscale rilevante, introducendo nuove detrazioni.
Ma in che modo? Il tutto potrebbe trovare attuazione grazie al ?quoziente familiare?.
Scopriamo insieme come funziona l?indicatore, come si calcola e quali sono le differenze più rilevanti rispetto all?ISEE (l?Indicatore della Situazione Economica Equivalente).
Prima, però, vi lasciamo al video YouTube di Sky Tg24 in cui viene fatto il punto della situazione sulle detrazioni probabilmente inserite nella Legge di Bilancio 2025 a sostegno delle famiglie più numerose.
Manovra 2025, cos?è il quoziente familiare
Ma in cosa consiste e cos?è il quoziente familiare? Le definizioni date in merito sono molteplici, anche se in questa sede ci riagganciamo a quella di Adnkronos per la chiarezza dei termini utilizzati.
Stando alla descrizione fornita dall?agenzia di stampa, il quoziente familiare è un indicatore determinante per fotografare la reale condizione economica di una famiglia, che prende in considerazione, nel calcolo dell?imposta sul reddito, non solo i guadagni personali dei componenti, ma anche il numero di soggetti facenti parti del nucleo stesso.
I vantaggi principali del quoziente familiari sono due. Tale indicatore:
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premia le famiglie con più figli con maggiori detrazioni fiscali;
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riduce l?onere tributario complessivo dei nuclei familiari.
Quoziente familiare vs ISEE, quali sono le differenze
Il quoziente familiare, pronto a fare il suo ingresso nelle Manovra 2025, si differenzia dall?ISEE sotto vari aspetti. Ma quali sono le differenze più rilevanti?
Il quoziente familiare semplifica il calcolo delle imposte da pagare rispetto all?Indicatore della Situazione Economica Equivalente, dividendo il reddito complessivo della famiglia per quanti sono i membri al suo interno, facendo ricorso a specifici coefficienti.
Tuttavia, a differenza dell'ISEE, non tiene conto del patrimonio, bensì dei redditi e della composizione numerica del nucleo.
Volendo riassumere, pur trattandosi di due modelli che mirano a sostenere le famiglie con più figli, le logiche sottese a questo obiettivo sono differenti:
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il quoziente familiare riduce l'imposizione fiscale dividendo il reddito per un numero maggiore di persone;
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l'ISEE include nel suo calcolo sia il reddito che il patrimonio delle famiglie.
Come si calcola il quoziente familiare
Il calcolo del quoziente familiare è piuttosto semplice da fare e segue una procedura specifica. Come prima cosa è necessario sommare i redditi complessivi della famiglia, inclusi quelli del contribuente, del coniuge (o convivente) e degli altri familiari a carico.
Il totale dei redditi va poi diviso per il numero di soggetti appartenenti al nucleo familiare: il risultato così ottenuto è il ?quoziente familiare?.
Una volta diviso il reddito familiare per il quoziente, si passa all?applicazione delle aliquote IRPEF per determinare l?imposta effettiva.
I coefficienti variano a seconda della situazione:
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1 per single o vedovi con almeno un figlio;
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2 per coppie sposate o conviventi;
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0,5 per il primo e il secondo figlio;
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1 per ciascun figlio successivo al secondo;
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0,5 per genitori single con almeno un figlio a carico;
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4 per il terzo o più figli, o per figli disabili a carico.