Manovra 2025 e Legge 104, cosa cambia per le pensioni anticipate Quota 41, Ape Sociale, Opzione Donna?

Benna Cicala Benna Cicala - 29/09/2024 07:45

Manovra 2025 e Legge 104, cosa cambia per le pensioni anticipate Quota 41, Ape Sociale, Opzione Donna?

La Manovra 2025 è chiamata a chiudere il cerchio sulle formule di pensione anticipata che offrono ai caregiver e ai titolari di Legge 104 importati benefici. Quota 41, Ape Sociale, Opzione Donna fino alla fine dell’anno permetteranno ai disabili e alle persone invalide l’uscita anticipata dal mondo del lavoro, bypassando la Legge Fornero

Alcune di queste formule però si estingueranno sul finire del 2024, in attesa di una riconferma per il prossimo anno. Rinnovo che avverrà solo se il Governo Meloni stilerà un piano dei costi da inserire nella nuova Legge di Bilancio. Ma cosa ha in mente l’Esecutivo in questo senso?

Prima di scoprirlo vi lasciamo al video YouTube di Daniele Stroppiana l'Assicuratori senza Sorprese sulle novità che potrebbero far capolino in tema pensioni nella Manovra di prossima approvazione.

Legge 104, a quali pensioni anticipate si ha diritto

La Legge 104 è da sempre il principale riferimento normativo per l’assistenza e il supporto alle persone disabili o invalide in Italia. Stiamo parlando di una normativa che fa da garante alla tutela dei diritti di chi vive con disabilità e molto altro ancora. Non solo stabilisce i criteri per accedere a pensioni di invalidità e altri sostegni economici, ma include anche un'importante sezione dedicata a coloro che si occupano dell’assistenza e della cura dei familiari in evidente stato di bisogno: i caregiver.

Soggetti spesso essenziali nella vita quotidiana delle persone disabili, ai quali sono riconosciuti dei vantaggi significativi anche sul fronte “pensione anticipata”.  Svariate opzioni pensionistiche, infatti, sono state studiate e costruite proprio allo scopo di aiutare chi si occupa di un familiare disabile a carico o con qualche invalidità accertata, in modo da poter renderne possibile il ritiro dal lavoro prima del previsto. In particolare:

  • Opzione Donna - è la formula di pensione anticipata che abbraccia oltre i titolari di Legge 104 anche i caregiver, purché abbiano convissuto con il parente assistito per almeno 6 mesi prima della richiesta di pensionamento INPS. Per accedere all’Opzione Donna è necessario aver compiuto 61 anni di età e aver maturato 35 anni di contributi;
  • Ape Sociale - la pensione anticipata che permette l’uscita dal lavoro a 63 anni e 5 mesi di età per i caregiver, con l’obbligo di aver versato almeno 30 anni di contributi INPS. 

Tuttavia, sia Opzione Donna che Ape Sociale si trovano a dover fare i conti con un destino incerto: entrambe le formule di pensione anticipata sono in scadenza nel 2024. Da anni, queste misure vengono rinnovate con leggere modifiche di anno in anno, ma il futuro delle agevolazioni oltre il 2024 dipende dalle decisioni che verranno prese nell'ambito della Legge di Bilancio

La domanda ora è una: saranno confermate nella Manovra 2025 dal Governo e cosa potrebbe cambiare in caso di rinnovo?

Quota 41, Opzione Donna e Ape Sociale nella Manovra 2025: quali sono le intenzioni del Governo

Il Governo guidato da Giorgia Meloni ha già da tempo posto al centro del dibattito sulla Manovra 2025 il rinnovo di alcune importanti misure previdenziali come Ape Sociale e Opzione Donna che, pur avendo un occhio di riguardo dall’Esecutivo, non sono ancora state confermate ufficialmente.  Ciò che suscita maggiore attenzione da qualche settimana a questa parte è l'eventuale introduzione di una versione rivisitata di Quota 41 da inserire nella Legge di Bilancio entro la fine dell'anno.

Tuttavia, nonostante l’interesse non sia del tutto scemato, una riforma a carattere strutturale è da escludersi a priori: garantire l’uscita a tutti i lavoratori con 41 anni di contributi è infatti assai costoso.

Più realistico è pensare che la misura possa essere riservata a una categoria specifica di persone, come i caregiver riconosciuti dalla Legge 104 nelle file dei lavoratori precoci. Ma non è sempre oro quello che luccica, poiché l’accesso a questa formula di pensione anticipata richiede il soddisfacimento di requisiti abbastanza stringenti:

  •  aver maturato 41 anni di contributi complessivi;
  • almeno 35 anni di contributi effettivi, escludendo quindi periodi di disoccupazione o malattia;
  • aver versato 12 mesi di contributi prima del compimento dei 19 anni;
  • assistere un soggetto gravemente disabile convivente da almeno 6 mesi.

Tale versione di Quota 41 potrebbe entrare in vigore già dal 2025, ma con molte probabilità si tratterà di una misura temporanea, da rinnovare annualmente in ogni Manovra di Bilancio. Il Governo è dunque al lavoro per cercare di conciliare sostenibilità economica e le esigenze di una fascia di lavoratori particolarmente vulnerabili, mantenendo l'obiettivo di una maggiore flessibilità nel sistema pensionistico. Scopriremo fra poche settimane come i vertici governativi si orienteranno in questo senso.

 

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