Manovra 2025 e Assegno Unico, importo in aumento con il nuovo ISEE: ecco perché e cosa cambia

Benna Cicala Benna Cicala - 16/10/2024 07:45

Manovra 2025 e Assegno Unico, importo in aumento con il nuovo ISEE: ecco perché e cosa cambia

La Manovra 2025 di prossima uscita potrebbe ritoccare l’Assegno Unico in maniera positiva. Il contributo spettante alle famiglie con figli a carico, in pagamento da parte dell’INPS il 16, il 17 e il 18 ottobre 2024 a favore dei nuclei che non hanno subito modifiche nelle cifre o nella composizione rispetto al mese precedente, potrebbe aumentare negli importi, grazie al cambio delle modalità di calcolo dell’ISEE.

Un nuovo incremento questo che va ad aggiungersi a quello del 2022, e dei primi mesi del 2024, quando l’importo medio mensile dell’Assegno Unico INPS è passato dai 147 a 175 per ciascun figlio.

Insomma, archiviato l’anno in corso, si fanno sempre più insistenti le voci di un nuovo rialzo delle somme spettanti ai nuclei familiari beneficiari dell’aiuto a partire dal prossimo anno. Ma perché cambiano gli importi e come? Nel corso dei paragrafi cercheremo di dare una risposta esauriente ai diversi quesiti.

Prima, però, vi lasciamo al video YouTube di Mr LUL lepaghediale sugli aumenti e le date di pagamento dell'Assegno Unico di ottobre.

Manovra 2025 e Assegno Unico, le novità in arrivo

L’attesissima Manovra 2025 promette importanti novità per i percettori dell’Assegno Unico, dettate da una revisione delle voci di spesa del reddito da includere nell’ISEE. Un provvedimento che, se attuato, modificherebbe gli importi pagati dall’INPS alle famiglie. Ma in cosa consistono queste novità? 

Volendo scendere nei dettagli, pare che il Governo stia lavorando per eliminare alcune voci di spesa, ora incluse nel calcolo del reddito considerato ai fini ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente), su cui poggia la determinazione delle somme spettanti dell’Assegno Unico.

Manovra 2025 e Assegno Unico, perché aumenta l’importo e da quando

Passiamo ora alle conseguenze di tale modifica che potrebbe trovare posto nella Manovra 2025. Come anticipato qualche giorno fa da Il Messaggero, l’ipotesi dell’esclusione si ripercuoterebbe sugli importi del contributo, con conseguenze fortunatamente positive per i percettori dell’Assegno Unico: un’estromissione di alcune voci di spesa dal calcolo del reddito ai fini ISEE determinerebbe, infatti, un aumento delle somme corrisposte ogni mese dall’INPS ai beneficiari.

Ma da quando queste modifiche potrebbero entrare in vigore? Fermo restando che allo stato attuale è necessario attendere la nuova Legge di Bilancio, con ogni probabilità i percettori del contributo riceveranno più soldi dal 2025.

Come cambiano gli importi dell’Assegno Unico in base all’ISEE

Per il momento, essendo ancora la Manovra 2025 in cantiere, non è possibile azzardare cifre sull’eventuale aumento dell’Assegno Unico INPS in arrivo dal prossimo anno. Allo stato attuale, l’Assegno varia negli importi in base all’Indicatore della Situazione Economica Equivalente delle famiglie percettrici. Vediamo di seguito come cambiano gli importi e le maggiorazioni previste mettendo a confronto due fasce ISEE:

ISEE fino a 17.090,61 euro:

  • Assegno per figli minori: 199,4 euro;
  • Assegno per figli tra i 18 e i 20 anni: 96,9 euro;
  • Maggiorazione per figli ulteriori al secondo: 96,9 euro;
  • Maggiorazione per figli non autosufficienti: 119,6 euro;
  • Maggiorazione per figli con disabilità grave: 108,2 euro;
  • Maggiorazione per figli con disabilità media: 96,9 euro;
  • Maggiorazione per figli disabili 18-20 anni: 91,2 euro;
  • Assegno per figli disabili a carico oltre i 21 anni: 96,9 euro;
  • Maggiorazione per madre con età inferiore a 21 anni: 22,8 euro;
  • Bonus secondo percettore di reddito: 34,1 euro;

ISEE tra 18.002,12 e 18.116,05 euro:

  • Assegno per figli minori: 194,3 euro;
  • Assegno per figli tra i 18 e i 20 anni: 94,3 euro;
  • Maggiorazione per figli ulteriori al secondo: 94,0 euro;
  • Maggiorazione per figli non autosufficienti: 119,6 euro;
  • Maggiorazione per figli con disabilità grave: 108,2 euro;
  • Maggiorazione per figli con disabilità media: 96,9 euro;
  • Maggiorazione per figli disabili 18-20 anni: 91,2 euro;
  • Assegno per figli disabili a carico oltre i 21 anni: 94,3 euro;
  • Maggiorazione per madre con età inferiore a 21 anni: 22,8 euro;
  • Bonus secondo percettore di reddito: 32,9 euro.

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