Maltempo benefico: neve e pioggia rigenerano le campagne e il raccolto - Coldiretti

05/01/2024 12:48

Maltempo benefico: neve e pioggia rigenerano le campagne e il raccolto - Coldiretti
L'arrivo della neve è un'ottima notizia per le zone agricole colpite dalla siccità, dopo un lungo periodo di caldo anomalo che ha causato segnali di mancanza di acqua. Questa situazione ha innescato l'allarme, considerando anche la scarsa presenza di neve in diverse aree delle Alpi e dell'Appennino. La Coldiretti ha monitorato gli effetti di questa perturbazione e dell'allerta meteo della protezione civile in alcune regioni come Emilia Romagna, Liguria, Lombardia e Toscana. Tuttavia, è importante sottolineare che il cambiamento climatico deve avvenire gradualmente, evitando ondate di freddo estremo e gelate improvvisi, così come eventi violenti che possono distruggere le colture e le infrastrutture.

Le precipitazioni sono fondamentali per ripristinare le riserve di acqua nelle montagne, nei serbatoi, nei laghi, nei fiumi e nei terreni aridi. Tuttavia, la pioggia deve cadere in modo costante e durare nel tempo, poiché i temporali intensi possono provocare danni: i terreni non riescono ad assorbire l'acqua in modo adeguato, portando a frane e smottamenti. L'arrivo della neve in questa stagione è di grande aiuto per l'agricoltura, come dice il vecchio detto contadino "sotto la neve il pane", perché garantisce acqua alle campagne.

Il freddo è anche necessario per fermare le popolazioni di insetti nocivi per le colture, che potrebbero sopravvivere e causare danni nella prossima primavera. La situazione di mancanza di neve e precipitazioni è diffusa in tutta la Penisola, dal Piemonte alla Sicilia. Sulle Alpi torinesi manca l'80% della neve necessaria per creare riserve idriche per le coltivazioni, mentre in Sicilia le precipitazioni sono state le più scarse degli ultimi cento anni nel secondo semestre dell'anno, secondo il Servizio informativo agrometeorologico regionale.

La situazione richiede quindi un cambiamento climatico, dopo un anno 2023 molto caldo con precipitazioni al di sotto della media, ma con circa 9 eventi estremi al giorno che hanno causato danni per oltre 6 miliardi di euro all'agricoltura italiana, tra coltivazioni e infrastrutture, a causa di grandinate, trombe d'aria, bombe d'acqua, ondate di calore e tempeste di vento.
La Coldiretti afferma che l'agricoltura italiana è il settore più colpito dai cambiamenti climatici, ma è anche il settore più impegnato nella loro lotta. Questo impegno richiede il sostegno delle istituzioni per promuovere l'innovazione nell'agricoltura 4.0, utilizzando droni, robot e satelliti, e per sviluppare una nuova genetica verde senza OGM. È necessario investire nella manutenzione, nel risparmio, nel recupero e nella regolamentazione delle acque, attraverso un sistema diffuso di piccoli serbatoi che possano raccogliere l'acqua in eccesso e distribuirla quando necessario.

(NEWS Traderlink)

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